Chiusura delle Prefetture, la proposta di Patriciello al Ministro Alfano
Una Prefettura per ogni Regione e uffici territoriali di Governo, retti da un Vice Prefetto con poteri speciali, in ciascuna Provincia. È questa la proposta contenuta nella lettera inviata da Aldo Patriciello, europarlamentare e membro della Commissione Industria e Ricerca al Parlamento Europeo, al Ministro degli Interni Angelino Alfano a proposito dello schema di decreto sulla nuova organizzazione territoriale del Viminale che prevede, tra le altre disposizioni, la chiusura di ventitré prefetture.
Una decisione, quella del Governo, su cui sono piovute le critiche degli amministratori locali, del personale lavorativo e dei sindacati che, nell’incontro avuto a Roma con il sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, hanno chiesto a gran voce il ritiro del decreto e l’apertura di un tavolo di confronto per discutere dell’organizzazione complessiva dello Stato sul territorio.
“Tagliare gli sprechi razionalizzando la spesa pubblica è non soltanto auspicabile ma anzitutto necessario. Ciò non può significare, però, abdicare all’indispensabile presenza dello Stato sul territorio”, dice Patriciello. “La scelta di chiudere ventitré prefetture credo che nasconda più insidie che opportunità: i territori interessati pagherebbero un prezzo sociale ed economico troppo alto, sotto tutti i punti di vista”. Nella missiva inviata al titolare del Viminale, Patriciello propone una ridefinizione degli uffici territoriali di Governo basata sulla presenza di un’unica Prefettura per ciascuna Regione italiana, mentre nelle Province rimarrebbero altri presidi istituzionali retti da un Vice prefetto con poteri speciali.
“Ho scritto al Ministro Alfano nella speranza di dare un contributo effettivo sotto il profilo delle idee”, spiega l’eurodeputato azzurro. “Di fronte ad ipotesi che reputiamo sbagliate non basta dire no, è necessario proporre soluzioni alternative. Le prefetture svolgono una funzione di estrema importanza per la cittadinanza: servizi che riguardano circolazione, traffico, immigrazione, polizia amministrativa o vigili del fuoco sono aspetti fondamentali della vita dei nostri centri urbani. Questo vale per Teramo e L’Aquila così come per Isernia, Benevento e Vibo Valentia: tutte città che, se private della Prefettura, rischiano di vedersi seriamente compromessa la possibilità di continuare a garantire ai cittadini gli stessi servizi. Credo dunque che sia possibile ragionare sull’idea di ripensare il ruolo e le funzioni delle varie Prefetture regionali, senza per questo dover rinunciare alla presenza dello Stato sul territorio. Patriciello conclude annunciando che consegnerà “personalmente la lettera al Presidente Mattarella nel corso dell’incontro che avremo lunedì prossimo al Quirinale, con i colleghi deputati del Parlamento europeo”.