Chiusura Prefettura di Vibo, Rsu: forte perplessità sull’iniziativa del Governo
La RSU della Prefettura di Vibo Valentia (composta da circa 60 unità lavorative per un territorio con una superficie di 1.139 km² e che comprende ben 50 comuni) manifesta la forte perplessità sull'iniziativa già annunciata dal Governo di voler chiudere la stessa Prefettura accorpandola a quella di Catanzaro che dista circa 80 Km.
“A tal proposito – scrive in un comunicato la RSU di Vibo - si vuole ricordare le caratteristiche che certamente non sono state ben vagliate da chi intende effettuare questo taglio, che, se da una parte creerà un notevole disagio sia in termini di servizi che di sicurezza per l'intera comunità provinciale, dall'altra determinerà un taglio di spesa decisamente irrisorio rispetto ai vari sperperi di risorse finanziarie pubbliche, che vengono ancora continuamente attuate nell'ambito dell'Amministrazione pubblica (consulenze, auto blu, doppi incarichi ecc).
Per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico – prosegue la nota- sembra superfluo rammentare le gravi criticità che assumono i caratteri di vera e propria condizione emergenziale a causa dell'escalation di violenza connessa al riaccendersi di una guerra tra clan mafiosi del vibonese; basti solo pensare:
1) ai frequenti episodi di intimidazione ai danni di imprenditori, commercianti, amministratori e funzionari di enti locali;
2) ai 14 comuni che nell'ultimo decennio hanno subito lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni di tipo mafioso;
3) alle varie relazioni della DIA (Direzione investigativa antimafia) che hanno sentenziato, tra l'altro, che l'intera attività economica risente dell'asfissiante controllo della 'ndrangheta ;
4) al numero crescente delle informazioni antimafia interdittive emesse dalla Prefettura di Vibo Va-lentia;
5) alle operazioni di sbarco dei migranti clandestini coordinate dalla Prefettura di Vibo Valentia; i numeri parlano chiaro: 13 sbarchi per un totale complessivo di 5935 migranti, di cui 370 minori non accompagnati rimasti sul territorio a carico dei Comuni interessati;
6) alla persistente situazione di fragilità economica che porta ad aumento costante del fenomeno dell'usura, che costituisce il presupposto per l'acquisizione del controllo delle attività imprenditoriali e per il riciclaggio dei proventi dei traffici illeciti; le vittime di questo grave fenomeno e di quello dell'estorsione spesso hanno trovato nella Prefettura di Vibo Valentia un punto di riferimento per la risoluzione delle loro problematiche;
7) alla grave crisi occupazionale che ha coinvolto il territorio nell'ultimo quinquennio e che ha trovato nella Prefettura di Vibo Valentia il luogo ove risolvere le varie vertenze lavorative, attraverso l'istituzione di numerosi tavoli;
8) alle condizioni di dissesto idrogeologico della Provincia di Vibo Valentia, derivanti sia dalle particolare condizione geomorfologiche e dalla presenza di corsi d'acqua a carattere torrentizio, sia dal ripetersi di eventi di devegetazione di natura incendiaria dolosa o colposa, che rendono necessaria la presenza sul territorio di un presidio al fine di coordinare, in caso di eventi calamitosi, sin da subito istituzioni e protezione civile.
Tutto quanto sopra elencato è più che sufficiente – conclude la RSU- affinchè qualunque Autorità governativa, che abbia a cuore la tutela di ogni metro quadrato del proprio territorio nazionale, miri a rafforzare la presenza sul territorio dello stato e non proporre viceversa alcun tipo di taglio né di strutture né di personale.