Il prefetto Bruno nomina la commissione d’accesso al Comune di Tropea
Giovanni Bruno, prefetto di Vibo Valentia, su delega del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha nominato una commissione di accesso agli atti del Comune di Tropea al fine di verificare la sussistenza di forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata o di collegamenti diretti o indiretti con la stessa.
La Commissione è composta da Lucia Iannuzzi, viceprefetto di Vibo; Francesco Manzone, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tropea e dal capitano Giovanni Torino, ufficiale della Guardia di Finanza.
La Commissione d'accesso fa seguito ad una serie di riferimenti a candidati delle liste di “Tropea Futura” e “Forza Tropea”, impegnate nelle amministrative del maggio-giugno del 2014, che sarebbero stati citati in alcuni passaggi delle inchieste "Black money" e "Peter Pan" contro le cosche dei Mancuso di Limbadi e La Rosa di Tropea. Alcuni Consiglieri, di maggioranza come di opposizione, del Comune vibonese avrebbero contatti e parentele con soggetti noti alle forze dell'ordine.
Nel gennaio di quest’anno, una bomba aveva poi fatto saltare l’auto del primo cittadino di Tropea, Giuseppe Rodolico, parcheggiata proprio davanti alla sua abitazione. Rodolico, eletto anch’egli alle amministrative del maggio precedente, con una lista di centrosinistra, meno di quindici giorni prima, il 5 gennaio, aveva revocato dalla Giunta Antonio Bretti, assessore con delega al Turismo: il casus belli era stato la presenza del sorvegliato speciale Francesco Zaccaro (già condannato in via definitiva per estorsione e genero del presunto boss di Tropea Antonio La Rosa) ad un evento organizzato sulla spiaggia per il nuovo anno, il classico bagno di capodanno. Sul posto vi erano anche delle tv e Zaccaro fu addirittura intervistato. La decisione di Rodolico di sollevare Bretti aveva innescato una serie di polemiche politiche.