Tirocinanti del progetto “Natura e turismo” scrivono ai consiglieri regionali
"Gentile Consiglieri regionali, siamo 49 tirocinanti del progetto “Natura e turismo” nato dalla collaborazione tra il Parco Naturale Regionale delle Serre e l’Azienda Calabria Lavoro. Il tirocinio formativo, suddiviso in 5 profili, iniziato nel novembre 2014, ha la durata di un anno e nel prossimo novembre vedrà la scadenza". E' quanto scrivono i 49 tirocinanti del progetto “Natura e turismo”.
"Nel corso di questi 9 mesi - continua la nota - abbiamo diligentemente servito la Regione Calabria, l’Ente Parco, i cittadini dei 26 comuni facenti parte dell’Area Protetta, le scuole e i tanti turisti che hanno trovato in noi un valido supporto materiale, culturale, e funzionale alle loro esigenze. Molti i lavori e le iniziative portati a termine e tanti altri ancora in cantiere, tutti facilmente riscontrabili. Per alcuni dei quali le abbiamo preparato un piccolo dossier per renderla partecipe della nostra esperienza. E’ inutile nasconderVi come con la fine del tirocinio per noi sarà la fine di una opportunità, di una prospettiva, e soprattutto di una necessità. Quella di una pur minima fonte di sussistenza.
Già, perché nel comprensorio montano delle Serre vibonesi, anche un semplice tirocinio formativo può segnare il confine tra una esistenza precaria pur marchiata da mille difficoltà e l’indigenza più completa, fatta di sogni abortiti e di disperazione. Una borsa lavoro può determinare il destino di lavoratori instancabili e delle loro famiglie, di lavoratrici laboriose ed econome in tutto e di bimbi senza futuro, rassegnati, loro malgrado, già da piccoli alla difficile arte di sopravvivere e ad un destino di eterna rinuncia. Non ci nascondiamo dietro a giri di parole per chiedere il Vostro interessamento e il Vostro sostegno.
Non vogliamo pensare che la volontà politica e amministrativa della Regione Calabria ci abbandoni in balia della povertà. Perché di questo si tratta, senza rinnovo o una qualsiasi continuazione del tirocinio/lavoro il nostro destino sarà quello di andare ad infoltire le truppe di quell’enorme esercito di poveri che scontano l’abbandono della politica e della fortuna. Noi confidiamo in Voi, rappresentanti istituzionali di un territorio difficile, quale è il Vibonese.
Un territorio che, come ben sapete, è schiavo della precarietà e dell’incertezza. L’appello che, dunque, Vi rivolgiamo è quello d’interessarsi di noi e cercare insieme al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e al commissario dell’Azienda Calabria Lavoro, Antonio De Marco, nel più breve tempo possibile, una soluzione concreta affinché un gruppo di 49 persone non passino da un’opportunità lavorativa pur precaria ad una vita di stenti. Ci vedremo altrimenti costretti a renderci autori di azioni eclatanti pur di riuscire a tutelare la nostra dignità e il nostro futuro".