Al Pythagoras “La Luce cinerina della Luna”
La Luna protagonista del mese di settembre si ritaglia anche uno spazio all’interno della XXV Settimana scientifica e tecnologica a cui il Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria ha aderito. “La luce cinerina della Luna” è il titolo dell’intervento che Massimo Capaccioli terrà domani, giovedì 15 ottobre alle ore 21.00 al Planetario.
Ancora oggi, a oltre quaranta anni dalla sua conquista da parte dell’uomo, la Luna è oggetto di studio e continua ad essere fonte di ispirazione per poeti, musicisti, pittori. Il titolo proposto per la conferenza è affascinante, perché oltre alla spiegazione scientifica del fenomeno conosciuto come “luce cinerea” che ha intrigato scienziati quali Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, questa debole luminosità grigio-azzurrina che si riflette sulla parte non illuminata della Luna produce un ritmo ondulante che propizia il sogno e come scrive Tommaso da Lampedusa nel Gattopardo: “sotto una luce cenerina, si agitava il paesaggio, irredimibile”.
È un grande privilegio potere ospitare Massimo Capaccioli al Planetario. Il professore è stato presidente della Società Astronomica Italiana, direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, ordinario di astrofisica all’Università Federico Secondo di Napoli ed ha occupato per dieci anni la cattedra di Meccanica Celeste all’Università di Padova, quella cattedra che fu di Galileo Galilei che della luce cinerea diede la ragione: “questa, seconda luminosità della Luna è tanto più grande quanto meno questa dista dal Sole; con l’allontanarsi da esso diminuisce sempre più”. Il professore, nel suo intervento attraverso l’arte nelle sue più ampie sfaccettature, illustrerà il ritrovato interesse della comunità scientifica per il nostro satellite naturale.