Saracena, monsignor Savino: “Basta con gli sprechi”
“Acqua pubblica, uno dei problemi centrali che dovremo affrontare in futuro sarà la mancanza idrica! Dovremmo preoccuparci non del petrolio o del carbone, di cui possiamo fare a meno ai fini della nostra sopravvivenza, ma dell’acqua che è un bene prezioso, fonte di vita, madre dell’umanità. Pensereste di privatizzare vostra madre? È per questo che l’acqua deve uscire dal mercato. È inammissibile che si faccia del profitto su un bene comune. È necessaria una vera e propria rivoluzione culturale in merito”. Sono, queste, le parole usate da Padre Alex Zanotelli intervenuto, lo scorso sabato 17, all’incontro dal titolo tutela beni comuni, acqua pubblica si può, si deve! ospitato nella Sala Consiliare del Paese del Moscato Passito.
Il missionario comboniano ha tuonato contro lo spreco delle risorse, ha invogliato i cittadini a ribellarsi e unirsi alla battaglia del Sindaco Mario Albino Gagliardi in difesa dell’acqua pubblica e ha lanciato un monito contro chi accetta lo status quo e non si mobilita per cambiarlo. Oltre al Primo Cittadino, all’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Bruno Arcuri, il Sindaco di Carlopoli Mario Talarico, il Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia e il Vescovo di Cassano all’Ionio monsignor Francesco Savino.
“L’acqua – ha detto il Vescovo - va garantita a tutti, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione”. “Mi sento tradito – ha affermato il Primo Cittadino di Cinquefrondi Michele Conia - per la mancata o meglio non completa attuazione del referendum del 2011. Dobbiamo esigere che venga applicato. Tutti i comuni della Calabria - ha concluso Conia – attraverso l’approvazione di un ordine del giorno, dovrebbero manifestare la propria solidarietà nei confronti di Saracena per salvaguardare l’esperienza virtuosa avviata. Proposta quest’ultima condivisa anche dal collega Mario Talarico”.
“Il referendum – ha dichiarato Giovanni Peta del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Bruno Arcuri - è stato vinto solo grazie a partecipazione popolare. È necessario, quindi, unire alla gestione pubblica una partecipazione popolare, solo così si supereranno molti ostacoli”.
“L’esperienza di Saracena – ha affermato Ferdinando Laghi rappresentante nazionale dell’associazione Medici per l’Ambiente – la fa diventare cittadella assediata nella propria regione. Questo piccolo centro del Pollino fa mettere in discussione il sistema generale. L’intervento di Zanotelli – continua Laghi - o deprime o fa venire fuori una gran rabbia e la voglia di resistere. Un sentimento che ti spinge a fare qualcosa non solo per il Pianeta ma per se stessi.
QA Saracena, sono state già raccolte oltre 1000 firme per la petizione in difesa dell’acqua pubblica. L’obiettivo è raddoppiarle. Se necessario – ha annunciato inoltre Gagliardi – metteremo in atto una vera e propria resistenza passiva per contrastare la paventata minaccia dell’arrivo di un commissario ad acta”. Raccogliendo infine gli stimoli emersi dal dibattito, Gagliardi ha condiviso la proposta che un membro del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Bruno Arcuri possa entrare nel consiglio di amministrazione della Azienda Speciale Pluriservizi cittadina.