‘Ndrangheta: revocata confisca di beni per 500.000 euro
La Corte d'Appello di Catanzaro ha revocato la confisca di beni per oltre mezzo milione di euro sottratti a Nicolino Mazzeo, 45 anni, di Filandari, nel Vibonese. Si tratta di 6 terreni, due immobili adibiti ad abitazione e realizzati su terreni in precedenza sequestrati, il compendio aziendale di una ditta edile e movimento terra con sede a Filandari.
Il decreto di confisca era stato emesso il 13 aprile 2012 dalla seconda sezione penale della Corte d'Appello di Catanzaro che aveva così confermato la misura disposta dal Tribunale di Vibo Valentia nel settembre 2010 su richiesta della Direzione investigativa antimafia. La Cassazione aveva però annullato due volte, con rinvio ad un'altra sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, la confisca dei beni.
Ora la nuova pronuncia dei giudici con la quale, in accoglimento delle argomentazioni dell'avvocato Giuseppe Bagnato, vengono restituiti tutti i beni riconducibili a Nicolino Mazzeo ed ai fratelli Michele e Concetta. Per la Cassazione, sebbene i fratelli Nicolino e Michele Mazzeo siano stati condannati in via definitiva a 4 anni ed 8 mesi di carcere per tentata estorsione, danneggiamento e minaccia ai danni di due coniugi imprenditori, non vi sarebbe prova della loro appartenenza a clan mafiosi e quindi non vi è possibilità di confiscare il loro patrimonio sulla scorta della legge antimafia. (AGI)