Successo annunciato per la Festa del vino 2015
Si è riconfermata come una grande manifestazione di popolo, all’insegna della solidarietà concreta, la Festa del vino 2015 che ha animato i vicoli di via Porchio nel centro storico di Sambiase. Un successo annunciato che gratifica i soci del sodalizio a partire dal presidente Pino Morabito, il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa. Un ‘grazie’ sentito va anche alle centinaia di lametini che hanno gustato la lauta cena, a base di prodotti tipici, preparata dai volontari dell’associazione: ogni pasto completo acquistato al modico prezzo di 5 euro ha contribuito fattivamente allo scopo benefico della festa, il cui ricavato sarà devoluto al reparto di Oncologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia diretto dal primario Ettore Greco. I pasti sono stati accompagnati dai vini delle cantine Statti, Muraca e Scicchitano.
L’edizione di quest’anno si è snodata in due momenti salienti: il concorso “C’era una volta la vendemmia” ideato dall’associazione e curato dal socio onorario Gaetano Montalto che ha coinvolto tante scuole cittadine nella rappresentazione del rito antico della raccolta dell’uva. Le scuole partecipanti al concorso sono state premiate in una festosa e partecipata cerimonia tenutasi nell’auditorium dell’istituto “Nicotera-Costabile”, guidato dalla dirigente Rosanna Bilotti.
La Festa del vino, edizione 2015, ha significato anche il gemellaggio col Comune di Chiusi e la rassegna nazionale “Ragazzi in gamba”. Nella sala consiliare di Sambiase, il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro ha ricevuto la delegazione municipale chiusina guidata dal primo cittadino Juri Bettollini. “Con orgoglio ospitiamo un pezzo della bella Toscana – ha affermato Mascaro – La nostra terra è solidale e accogliente anche se disperatamente povera”. Il sindaco di Lamezia ha plaudito all’impegno dell’associazionismo che spesso sopperisce alle deficienze delle istituzioni. Rivolgendosi al collega toscano, Mascaro ha dichiarato: “Portate nella vostra regione il ricordo di una terra bella, che vuole rinascere, che va avanti con coraggio e determinazione”. Juri Bettollini ha commentato: “La conoscenza fra i popoli è la linea giusta da seguire. Dobbiamo raccontare ciò che abbiamo, ciò che siamo e per questo serve la cultura dell’incontro. La politica è la più alta forma di carità, dunque – ha concluso il sindaco di Chiusi – dobbiamo avere la coscienza di aver fatto tutto il necessario per il nostro popolo”.
Marco Fè, presidente nazionale della rassegna “Ragazzi in gamba”, ha ricordato che Lamezia da oltre trent’anni partecipa alla manifestazione nata a Chiusi, una kermesse itinerante che da mezzo secolo valorizza l’estro e la creatività dei bambini e dei ragazzi di tutte le regioni d’Italia. Fè ha rivolto un affettuoso pensiero al preside Antonio Bruni e al professor Carlo Ragozzino che sono stati i ‘patron’ della sezione lametina di “Ragazzi in gamba”. “Vogliamo dare a questa città la speranza che il futuro sarà migliore – ha asserito il presidente nazionale della rassegna – Lamezia ha dato a Chiusi la lezione magistrale della sofferenza vissuta con dignità”.
A far parte della delegazione toscana anche Silva Pompili, presidente dell’antica associazione dei Terzieri, lo storico sodalizio che a Chiusi organizza la Festa dell’uva a cui recentemente ha anche partecipato l’associazione San Nicola.
La Festa del vino è proseguita poi per via Porchio nel cuore del centro storico di Sambiase dove, a fare da ‘mecenate’ per la delegazione di Chiusi, è stato il consigliere comunale Salvatore De Biase che è anche socio onorario dell’associazione San Nicola. Ad animare i caratteristici vicoli del vecchio quartiere i bambini delle scuole che hanno accolto il sindaco Bettollini e il suo entourage eseguendo i più famosi balli e canti della tradizione calabrese. D esibirsi anche il giovane cantante e attore di musical, Agostino Mano. Alla Festa del vino hanno dato il loro contributo anche Coldiretti che ha esposto alcuni stand e i volontari dell’associazione Vola di Maria Grazia Aiello e Vincenzo Nicastri.