Patto del Nazareno, Rossano: II° round causa contro Renzi e Berlusconi
II° round nella causa civile contro Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, il primo come segretario del PD e il secondo come presidente di Forza Italia dianzi al Giudice di Pace di Rossano, D.ssa Cozzolino.
"La vicenda - spiegano in una nota gli avvocato Rugiano e Catalano - ha avuto inizio nel settembre del 2104 quando gli avvocati Rosa Rugiano di Villapiana e l’avv. Pasquale Catalano, notificavano atto di citazione contro il segretario del PD Matteo Renzi e il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, al fine di contestare il c.d. Patto del Nazareno, ovvero l’accordo segreto, presumibilmente avvenuto il 18/01/14, tra Berlusconi e Renzi, il cui contenuto è rimasto ignoto, ma gli effetti di esso si sono trasfusi nella riforma e modifica della Costituzione Italiana, per come ormai già approvato da Camera e Senato, che prevede la non elettività del Senato da parte dei cittadini e la riduzione del numero dei senatori a 100 unità; la modifica della legge elettorale per l’elezione dei deputati senza previsione di preferenze, che di fatto impedisce ai cittadini di eleggere i propri candidati alle elezioni politiche ed altre amene “sottigliezze”, tutte comunque, finalizzate a rendere più difficile e gravoso il legittimo esercizio del diritto di voto degli italiani.
All’udienza dell’11 novembre, l’avv. Rugiano ed il suo difensore avv. Catalano, dopo la costituzione in giudizio di Silvio Berlusconi alla scorsa udienza - mentre il segretario del PD Matteo Renzi è rimasto contumace – hanno replicato colpo su colpo alle diverse eccezioni sollevate dalla difesa di Berlusconi, il quale si è costituito in proprio e non come presidente di Forza Italia, per come era stato evocato in giudizio e di ciò ne è stata rilevata l’inammissibilità ed il difetto di legittimazione passiva della costituzione.
La difesa dell’avv. Rugiano ha fatto rilevare altresì l’infondatezza dell’eccezione di incompetenza per territorio dal momento che i partiti agiscono anche per tramite delle segreterie locali e nel caso di specie, avendo Berlusconi indicato Arcore e Roma come luoghi di residenza, non ha individuato il foro territoriale di competenza. La Difesa confida di poter superare tutte le eccezioni sollevate al fine di poter chiamare a testimoniare i numerosi testi indicati, quali giornalisti e parlamentari dei vari partiti e movimenti politici, nonché di sentire personalmente i convenuti. Il giudice si è riservato sulle citate eccezioni e richieste di prova."