Emergenza idrica, il Movimento 5 Stelle rimane vigile
Sorical modifica la pagina del sito Internet dove spiegava le ragioni della riduzione della portata idrica e, lo fa, in seguito all’esposto presentato dall’europarlamentare Laura Ferrara.
Sarà anche un caso, ma la segnalazione inviata dalla portavoce a Bruxelles del Movimento 5 Stelle all'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, denunciava, tra le altre anomalie, proprio la circostanza che “Sorical si erge ad ente moralizzatore, avocando a sé funzioni di sensibilizzazione”, così come veniva scritto sul sito prima della modifica di questa mattina. Rivolgeva dunque questa funzione, mai affidatale, nei confronti dei "cittadini che pagano regolarmente la bolletta dell'acqua", al fine di provocare, così Sorical si augurava, “un'indignazione nei confronti dei debitori” additati spregevolmente dalla stessa società, come "chi si crede più furbo".
In seguito all'ultima modifica del sito, l'11 novembre 2015, così come è riportato in fondo alla pagina web, l’attività di sensibilizzazione è stata declassata da "obiettivo" della riduzione ad "azione divulgativa" e scompaiono le parti aspramente criticate dal Movimento 5 Stelle e denunciate all'Autorità, come quella in cui si esortano i comuni a sollecitare "con forza", azioni quali la chiusura dei rubinetti, i cittadini che non pagano. Altra rimodulazione avvenuta è quella relativa ai costi di gestione, ora priorità per l'azienda, contemporaneamente scompare la reale motivazione che giustificava la riduzione, ovvero quella di diminuire i costi di gestione, relegando un bene come l’acqua ad una qualsiasi altra merce.
“La goffa corsa di Sorical, nel modificare le ragioni per cui attua la riduzione della portata idrica, valgono al pari di un’ammissione di colpa – , dichiara Laura Ferrara - Sorical così facendo ammette che le ragioni del Movimento sono fondate, rischiando peraltro di scadere nel ridicolo. La modifica formale della pagina web non modifica di fatto la sostanza delle intenzioni della Società.
L'acqua va riconosciuta come bene pubblico e valore fondamentale e non come merce. – conclude - Sorical non può continuare a gestire questo servizio senza tener conto delle peculiarità di questo bene e degli orientamenti, oramai cristallizzati, nelle massime istituzioni europee e nazionali”.