Sorical, Cgil: 2 anni di ritardi, manca il tempo e anche la volontà

Calabria Attualità

“Non era esattamente il genere di riunione che ci saremmo aspettati, quella del 30 luglio scorso, convocata dal Presidente Oliverio su nostra richiesta circa lo stato di attuazione del Servizio Idrico Integrato. - Lo scrivono, in una nota congiunta, le segreterie della Cgil Calabria e della Filctem Cgil Calabria.

Ad oltre un anno dall’approvazione della Legge Regionale sul Ciclo delle Acque ci saremmo aspettati un avanzamento rispetto alle cose dette ed ampiamente esplorate già ad agosto 2016, quando peraltro la norma ancora non era ancora in vigore:

il percorso e le direttive regionali in materia, le ipotesi sul soggetto Gestore, l’affidamento del servizio. Avere eletto l’assemblea dell’A.I.C. e non averne approvato lo Statuto, così come non averne eletto il Presidente effettivo, impone una presenza negli aspetti decisionali della Regione dentro quell’organo che invece necessita del protagonismo delle Municipalità per rendere vitale il Servizio Idrico; avere ancora Sorical sotto Commissariamento non è per niente rassicurante, perché pende ancora un piano di rientro da cui dipendono i destini di centinaia di lavoratori ed il futuro stesso del Servizio, in considerazione della natura Pubblica di quella Società, che pure è un pezzo ampio del settore del Ciclo Idrico;

se non si risolve questo tema, anche il futuro auspicabile affidamento in House del Servizio, diventa difficile da raggiungere; se non si attua una ricognizione delle gestioni esistenti – e dei lavoratori ovunque e comunque coinvolti nel ciclo idrico attuale, non può esserci una serena condivisione anche sul piano sindacale di fini ed obiettivi di una Legge ancora tutta da esplorare; ovviamente, anche in questa riunione, nessuna parola su tutto quello che nella depurazione deve essere fatto in Calabria per portare quel segmento dentro il Ciclo, sotto l’A.I.C. e che parli pure questo di Pubblico come indirizzo e come gestione considerando di quanto sia importante il tema in Regione, sapendo che si parla di un settore anch’esso commissariato e che potrebbe fare leva su ingenti finanziamenti europei per la funzionalità organica dell’ambito.

Non nascondiamo la nostra delusione rispetto all’attenzione dedicata a questo settore dalla Giunta Regionale, sapendo che molto poteva farsi e che il tempo a disposizione di questa legislatura è risicato, per poter dare positive risposte ai Cittadini ed ai Lavoratori del settore.

Come CGIL abbiamo invitato la Regione ad accelerare i tempi e presentare a settembre un piano di lavoro che dia risposte concrete alle questioni da noi sollevate.”