Castrovillari, fiaccolata contro il terrorismo
Il capoluogo del Pollino scende questa sera in strada con una fiaccolata per le vittime degli attacchi di Parigi e Bataclan e contro il Terrorismo in una iniziativa curata dai quartieri 3,7 e 9 con l’apporto del Comune.
Per riflettere sulla strage di Parigi, ricordare le vittime del raid terroristico, per affermare il ruolo insostituibile della pace, del dialogo , della libertà, per affrontare questa terribile sfida con la voglia di continuare a costruire un mondo all’altezza della nostra umanità con la certezza della speranza che è in noi, la città di Castrovillari, in provincia di Cosenza, venerdì 20 novembre, dalle ore 19, vivrà una fiaccolata che partirà da piazza Matteotti (ex mercato coperto) per ritornarvi, dopo aver proseguito su viale della Libertà, via XX Settembre, corso Garibaldi, corso Luigi Saraceni, via Roma, e via Domenico Camporota.
Al momento, organizzato dai quartieri 3 - 7 e 9 di Castrovillari, con la collaborazione del Comune, saranno a fianco dei cittadini, delle associazioni, delle rappresentanze politiche e religiose, il Vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio, mons. Francesco Savino, ed il Sindaco, Domenico Lo Polito, oltre al presidente del Consiglio Piero Vico con altri consiglieri.
Ivana Grisolia promotrice del momento e rappresentante del Quartiere n.3 in una dichiarazione stampa ha sottolineato la portata dell’iniziativa per ciascuna persona e per come starci davanti. Chiaro che è una provocazione al nostro essere per capire come stare di fronte alla realtà.
Un fatto, quello di Parigi nella spirale del terrorismo, che non conosce rispetto né per le persone, né per i bambini, né per le donne, né per la cultura, né per parole come dialogo, apertura, confronto e molte altre che rischiano di perdere il loro valore e divenire puri suoni verbali, perché “il cuore dell’uomo è un abisso da cui emergono a volte disegni di inaudita ferocia, capaci in un attimo di sconvolgere la vita serena e operosa di un popolo” richiamava Giovanni Paolo II. Per questo la situazione esige un profondo ripensamento da parte di tutti ed una posizione chiara di fronte a sé ed alla storia.