Cgil e Cisl a sostegno dei dipendenti della casa di cura Villa Verde
La Fp Cgil di Cosenza e la Cisl Fp di Cosenza si mobilitano ancora una volta a sostegno dei dipendenti della casa di cura Villa Verde. I due sindacati, infatti, hanno organizzato una protesta dei lavoratori per il 1° dicembre, davanti al Dipartimento Regionale della Salute a Catanzaro.
Malgrado le continue denunce, anche all’autorità giudiziaria, non si vedono all’orizzonte soluzioni ai tanti problemi della struttura. Al contrario, le questioni si aggravano giorno dopo giorno, con pesanti ricadute sui dipendenti e sui pazienti. Le problematiche sul tappeto sono note: irregolarità nelle buste paga, impiego dei lavoratori in mansioni non previste, modifiche unilaterali dell’organizzazione del lavoro, pretestuose sanzioni disciplinari. Senza dimenticare le carenze di organico derivanti dalla confusione sul numero dei posti letto. Il personale contrattualizzato, infatti, è a malapena sufficiente a garantire l’assistenza per i 40 posti letto accreditati dalla Regione Calabria. A questi 40 posti letto accreditati si è aggiunto un numero imprecisato e variabile di posti letto a pagamento, che oscilla tra 20 e 30, per i quali l’amministrazione della casa di cura non ha previsto le contrattualizzazioni necessarie. Tutto ciò si traduce in un carico di lavoro massacrante per i dipendenti, costretti a volte a trascurare alcuni pazienti, per i quali è obbligatoria un’assistenza 24 ore su 24. È evidente che, in una struttura che ospita pazienti con patologie psichiatriche, questi problemi assumono contorni molto delicati: nonostante gli sforzi e l’abnegazione del personale, si rischiano ricadute sulla qualità dell’assistenza e sulla tranquillità di pazienti e operatori.
La Fp Cgil di Cosenza e la Cisl Fp di Cosenza hanno più volte chiesto che si aprisse una discussione seria, anche in presenza del Prefetto, per affrontare e risolvere i gravi problemi di Villa Verde. Ci troviamo oggi nuovamente a denunciare l’immobilismo della proprietà e il silenzio di Asp e Regione. Questa situazione di stallo non è più tollerabile, per questo abbiamo deciso di scendere in piazza e di organizzare il sit-in di martedì prossimo, chiamando a raccolta i dipendenti della struttura, per una mobilitazione che si chiuderà solo quando ci saranno risposte adeguate e risolutive.