Svolto il secondo appuntamento di “Un giorno per la nostra città” con l’F.C Crotone
E’ stato un sentito incontro tra generazioni quello che si è svolto, questa mattina, al Museo Civico del Castello Carlo V in occasione dell’iniziativa “Un giorno per la nostra città”
"Un giorno per la nostra città" è una iniziativa che si tiene in contemporanea nelle ventidue città le cui squadre militano in serie "B" con il patrocino dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC) e dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC).
Iniziativa alla quale hanno naturalmente aderito la squadra dei fratelli Vrenna e l’amministrazione Vallone. Il secondo incontro, che si è svolto questa mattina, aveva come tema "gli anziani, maggioranza silenziosa: la nostra storia, l'esperienza ed il tesoro degli insegnamenti di vita”.
Si sono ritrovati a discuterne ragazzi in tuta rosso blù, Bruno Martella, Gian Marco Ferrari e Leonardo Capezzi, accompagnati dall’addetto stampa Luciano Ierardi, e “ragazzi” con i capelli bianchi, gli ex operai delle fabbriche che hanno segnato un periodo storico importante per la città di Crotone.
L’incontro è stato aperto, dopo il doveroso ricordo di Pino Bevilacqua, presidente della UISP ed uomo di sport che è venuto a mancare ieri, dall’assessore alle Politiche Sociali Filippo Esposito che ha sottolineato “il valore dell’iniziativa promossa dalla Lega Calcio Serie B perché avvicina il mondo dello sport alla realtà che si vive sul territorio. E’ importante evidenziare la sensibilità di questi atleti che sono lontani dallo stereotipo del calciatore divo e che sono viceversa vicini alla gente, esempi per i nostri giovani, dimostrando grande attenzione verso tutto ciò che riguarda il sociale”.
La vita di un calciatore è sicuramente diversa rispetto a tanti altri percorsi. Alle luci della ribalta ed alla popolarità fanno da contrappunto una serie di rinunce, di sacrifici, di scelte difficili come quella di allontanarsi presto dalla famiglia. Hanno l’obbligo di dover diventare “uomini” molto presto.
Lo hanno sottolineato Martella, Ferrari e Capezzi nei loro interventi ricordando anche il proprio rapporto con gli anziani, in particolare con i nonni, il cui legame non è allentato dalla lontananza e con i quali si ritrovano, qualche volta, a giocare a carte.
Un ringraziamento sentito è venuto dai calciatori agli sportivi crotonesi con i capelli bianchi, che spesso i giocatori incontrano nelle strade della città e con i quali, hanno sostenuto, è piacevole scambiare opinioni non solo di carattere sportivo.
L’occasione di creare l’incontro tra “ragazzi” di diverse età, erano presenti anche alunni delle scuole cittadine, è stata data dal libro di Christian Palmieri e Gaetano Leonardi “Quando eravamo operai” e della mostra fotografica curata dall’Auser che raccontano un periodo importante della storia e della vita cittadina.
Alcune foto della raccolta erano esposte in una delle sale del Museo ed i calciatori hanno avuto modo di apprezzare il racconto per immagini.
Ma è stato il racconto di ricordi che ha particolarmente colpito i ragazzi di mister Juric: quello dei testimoni dell’epoca, gli ex operai, che hanno parlato di quel periodo.
Particolarmente commosso al racconto di Franco Mungari, oggi presidente dell’Auser Calabria, di Mario Donnici un ex operaio e di uno degli autori del libro Gaetano Leonardi si è mostrato Bruno Martella che ha ricordato le origini operaie della sua famiglia.
“Se non sai non sei. E’ il motto con il quale avviciniamo i giovani alla nostra associazione invitandoli ad apprezzare il passato per costruire il futuro” ha detto Franco Mungari presidente dell’Auser.
Particolarmente toccante l’intervento di Mario Donnici che ha sottolineato, con un paragone sportivo, che gli operai sapevano fare gioco di squadra.
Gaetano Leonardi nel suo intervento ha evidenziato, tra l’altro, la politica sociale operata dalla squadra del presidente Vrenna che, applicando prezzi particolarmente agevolati per la terza età, consente a tanti anziani di recarsi allo stadio per sostenere la squadra rossoblù direttamente dagli spalti dell’Ezio Scida.
Un'altra giornata, “per la loro città”, vissuta tra la gente da parte di questi atleti che stanno dimostrando di essere campioni soprattutto fuori dal campo.