Cgil: “Rivitalizzare centro storico Cosenza”
“La Città Vecchia è ormai diventata una delle tante periferie di Cosenza e più complessivamente dell’area urbana, a seguito di uno sviluppo sfrenato verso Nord, avvenuto a partire dagli anni ‘70. Il recupero del Centro Storico di Cosenza – e non solo quello strutturale - deve diventare motore per l’intera Area Urbana, sfruttando finalmente le sue potenzialità uniche all'interno di un progetto complessivo di valorizzazione del suo patrimonio e di risoluzione definitiva dei suoi annosi problemi. L'ambizioso obiettivo che la Cgil pone è quello di far sì che Cosenza, grazie al suo Centro Storico, ritorni ad essere l’”Atene della Calabria”. È quanto scrive la Cgil Cosenza.
“Per far ripartire l’economia della Città Vecchia vanno avviate innanzitutto il contrasto alla corruzione e alla micro criminalità, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali crescenti. Bisogna avviare una mappatura di chi abita nel quartiere ed in quali condizioni, quali sono i servizi urbani presenti e quali quelli igienico-sanitari, se esistono spazi comuni, vanno superate le divisioni di tipo classista, che nel tempo si sono create. E tuttavia riteniamo che lo straordinario patrimonio artistico, architettonico, culturale che Cosenza Vecchia custodisce debba essere salvaguardato all’interno di un ampio progetto di risanamento strutturale dei rioni che la compongono. E non solo il rilancio di Cosenza passa dal rilancio della sua storia, ma anche la realizzazione dell’Area Urbana passa dal Centro Storico di Cosenza.
C’è bisogno però di chiarezza e onestà intellettuale, c’è bisogno di coraggio e di avere una visione culturalmente ampia del ruolo di Cosenza nell’Area Urbana, coinvolgendo le tante intelligenze del territorio che da anni studiano la materia. E’ altrettanto scontato che l’Area Urbana cosentina che si intende costruire, campanilismi e interessi affaristici permettendo, ha due soli veri poli di potenziale sviluppo: il Centro Storico di Cosenza e l’Università della Calabria che devono assolutamente comunicare e interagire. Chiediamo al Rettore di assumere un’iniziativa coraggiosa che apra il Campus di Arcavacata all’intera Area Urbana e in particolare a Cosenza Vecchia.
Se si vuole realmente far rivivere il Centro Storico, dobbiamo chiedere che per il suo recupero e la sua messa in sicurezza sismica e idrogeologica siano destinati tutti i fondi disponibili, per far sì che diventi appetibile vivere nel cuore della città. Il recupero del Centro Storico ci dà peraltro la possibilità di raggiungere l’obiettivo del “consumo zero” di suolo: basta con palazzi e colate di cemento. L’edilizia sociale, a sua volta, deve essere indirizzata esclusivamente al recupero degli stabili, privilegiandone la consegna a famiglie disagiate e a giovani coppie ed all’accoglienza dei migranti in funzione della loro integrazione nella società dell’Area Urbana. In tutti i quartieri, insomma, si devono realizzare le condizioni per cui non ci siano più ghetti ma si crei una vera e propria inclusione sociale.
Non occorre avviare una “caccia al tesoro”, che indubbiamente può avere un ritorno mediatico importante, perché nel Centro Storico di Cosenza di tesori veri ce ne sono già tanti. Parafrasando Pasolini, per decenni abbiamo parlato di sviluppo, abbiamo sentito promesse ed ascoltato proclami, ma gli esiti sono sotto gli occhi di tutti. E’ arrivato il momento di passare ai fatti e possiamo farlo partendo da noi stessi, da ciò che siamo stati e ciò che potremo diventare, ripartendo dal progresso e dal lavoro”.