La Grande Guerra, frammenti di storia dagli archivi privati di Castrovillari
L’inaugurazione della mostra documentaria “La Grande Guerra, frammenti di storia dagli archivi privati di Castrovillari”, a cura dello storico Gianluigi Trombetti, bibliotecario dell'Accademia Pollineana, si terrà sabato 28 novembre, alle ore 17,30, nella Galleria d'arte e Casa Editrice "Il coscile”.
Nel corso di questo anno - ricorda il curatore dell'evento - primo centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915, numerose sono state le iniziative volte a ricordare questo evento , eroico per molti versi, ma anche tragico per gli episodi negativi, talvolta riconducibili alla protervia e incapacità di parte dello Stato Maggiore delle Forze Armate italiane.
"Dopo la grande mostra - spiega Gianluigi Trombetti - allestita nel Castello Aragonese di Castrovillari, che ha trattato l’argomento dal punto di vista storico in generale, mi sono tornati in mente i numerosi documenti e oggetti incontrati in archivi privati, nel corso delle mie ricerche riguardanti altri avvenimenti, come la grande Mostra sull’Unità d’Italia del 2011.Documenti, quindi, di stretta pertinenza familiare, ma che svelavano un aspetto della Grande Guerra più intimo, vissuto tra i patimenti e le preoccupazioni per un congiunto al fronte, cosa che traspare dalla corrispondenza, naturalmente edulcorata dalla censura militare, e dalle rare foto spedite in famiglia dai soldati irrigiditi nelle loro divise."
"Due di queste lettere, provenienti dall’archivio di Mimmo Bellizzi, - aggiunge Trombetti - riguardanti il nonno Domenico, fratello di Don Peppino Bellizzi, ci testimoniano momenti particolarmente tragici, come l’affondamento del piroscafo “Romania” nell’aprile del 1918, al quale Menico Bellizzi sopravvisse pur essendo stato in balia delle onde per molto tempo. L’altra lettera, indirizzata alla famiglia di Antonio Battaglia, ne racconta le ultime ore di vita dopo che era stato gravemente ferito nella riconquista del colle Lemerle. La mostra - spiega ancora Gianluigi - raccoglie ancora una nutrita serie di cartoline illustrate spedite sia “dal” che “al” fronte, in cui si tocca con mano la forte retorica che ammantava il conflitto, specchio di una nazione ancora provinciale che i denigratori del tempo bollavano col nome di “Italietta”.
Interessanti sono anche le cartoline satiriche contro l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, “Cecco Peppe” per gli Italiani. Ancora, sono presenti dei santini, stampati appositamente per i soldati, che venivano distribuiti a piene mani dai Cappellani Militari e dei piccoli pacchettini di tela destinati ad essere cuciti all’interno della divisa, col compito di deviare le pallottole nemiche. Uno di essi recita infatti: “Ferma!... il cuore di Gesù è con me”. Una sezione è dedicata alla Scuola… in Guerra, con quaderni e libri dalle copertine illustrate con momenti di gloria e protagonisti illustri e un’altra a riviste e giornali, anche francesi, che servivano ad informare chi aspettava notizie sull’andamento del conflitto. Oggetti particolari sono poi i vasi realizzati dai sodati- artigiani, utilizzando i bossoli dei proiettili di grosso calibro.
"Alcune foto - prosegue Gianluigi Trombetti, spiegando la mostra - sono state scattate direttamente al fronte con pezzi di artiglieria pronta all’azione e altre sono dedicate alla messa solenne che si tenne nella Chiesa di San Francesco per celebrare la Vittoria e all’inaugurazione del Parco della Rimembranza e del Monumento ai Caduti , entrambi creati per ricordare i 121 castrovillaresi morti per la patria. Una mostra, questa, voluta non tanto per celebrare l’avvenimento ma per ricordare uomini che forse non si erano mai allontanati da casa e che a casa, in gran parte, non sono tornati neanche da morti. Per tutto ciò si vuole ringraziare le persone che hanno permesso con grande affetto la realizzazione della mostra: Signori.Ester Alois, Teresa Gallo, Micaela Salerni, Tatiana e Vera Schwarz, Mariolina Natale, Mimmo Bellizzi ,Giovanni De Marco, Rocco Russo, Giuseppe Maradei e Mimmo Sancineto per la collaborazione e l’ospitalità".