Diritto allo studio, appello del Presidente della fondazione Umg Pujia

Catanzaro Attualità
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Rimane altissima l’attenzione sul diritto allo studio universitario da parte della Fondazione Università Magna Graecia. E’ il presidente della Fondazione UMG, Arturo Pujia, a scrivere al Presidente della Giunta ed ai consiglieri regionali per chiedere di rivedere le scelte relative al fondo per il diritto allo studio che continua ad essere sottodimensionato.

Nella lettera Pujia sottolinea l’insufficienza dei quasi 15 milioni previsti per il prossimo triennio, cui nel mese di agosto è stato sottratto per Legge regionale oltre un milione, per garantire agli studenti privi di mezzi che vorrebbero iscriversi alle Università calabresi una borsa di studio, un alloggio ed i pasti.

Sono i dati pubblicati dal Ministero e diffusi da “Il Sole 24 Ore” a preoccupare il presidente Pujia rispetto al futuro dei giovani calabresi. Solo il 40% degli studenti riesce ad avere i benefici previsti dalla Legge. “Questo -scrive Pujia- ha generato e continua a generare due effetti negativi: da un lato i giovani diplomati calabresi emigrano e si iscrivono alle Università delle regioni del nord che sono in grado di garantire una borsa di studio ad oltre il 90% degli aventi diritto, dall’altro alcuni diplomati rinunciano completamente agli studi. Ovviamente il risultato finale è l’aggravamento del gap Nord-Sud con un ulteriore arretramento economico e sociale di quest’ultimo.”

Sulla “questione meridionale delle Università” proprio un intervento del Presidente Pujia ha avuto eco nazionale su “Il Mattino”, “Roars” ed “Uninews24”.

Il meccanismo di ridistribuzione, insieme al sottofinanziamento regionale, ha determinato una grave iniquità sociale, predeterminando una violazione costante di quanto previsto nella Costituzione in quanto gli studenti non sono tutti uguali di fronte alla legge e non hanno le stesse opportunità.

Infatti è facile constatare, consultando i dati ben documentati nel rapporto sulla condizione studentesca 2015 edito dal Consiglio nazionale degli studenti universitari, che 35.000 studenti capaci e privi di mezzi, ma senza borsa di studio, sono iscritti alle Università meridionali, mentre solo 11.000 sono quelli che al Centro-Nord non ricevono una borsa.

A rafforzare tale dato la constatazione dell’enorme differenza nei fondi attribuiti nel 2014 a Lombardia e Campania. Tali regioni hanno eguale numero di potenziali studenti beneficiari (circa 15.000) ma ricevono dallo Stato cifre assai diverse: la Lombardia, infatti, ottiene 19 milioni, la Campania solo 2 (DPCM 3 Luglio 2015). Ne consegue che la Lombardia riesce ad attribuire borse di studio a più del 90% dei richiedenti, mentre la Campania riesce ad accontentare solo il 53%.

L’appello del presidente della Fondazione UMG (con l’obiettivo di scongiurare il pericolo aggiuntivo costituito dal calo delle immatricolazioni alle nostre Università che, sommando la scarsità di risorse alla denatalità, porterà prima o poi il Governo a considerare la chiusura o l’accorpamento delle Università calabresi con ulteriore impoverimento economico, sociale e culturale) è alle massime cariche della Regione affinché nella seduta del 3 dicembre si possa invertire la rotta.

Un’inversione utile per assicurare, come già fatto in questi giorni da altre amministrazioni regionali, un futuro migliore ai giovani garantendo parte dei 15 milioni che occorrerebbero per consentire l’erogazione dei benefici ai 5.000 studenti che, pur avendone diritto, oggi non usufruiscono di quanto previsto dalla Costituzione Italiana.

L’appello alla mobilitazione è stato inoltrato ai Segretari regionali dei sindacati, ai parlamentari calabresi, al Consiglio Universitario Nazionale e ai deputati componenti la Commissione Bilancio della Camera.