Lsu/lpu, Scarpelli (Prc): in Calabria si offendono diritti di chi lavora
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma di Pino Scarpelli – segretario regionale PRC Calabria:
“Scommettiamo come andrà a finire la mobilitazione di lunedì 30 novembre dei forestali e degli LSU/LPU calabresi? Con l’arrivo di qualche onorevole calabrese del PD che garantirà la propria mediazione con la Prefettura ed il proprio impegno con il Governo affinché si sblocchi la situazione.
Certo, le ragioni della protesta sono sacrosante. Sono anni che, con scadenza periodica, i lavoratori del bacino LSU/LPU devono scendere in piazza per rivendicare quanto dovuto ed i percorsi di contrattualizzazione e stabilizzazione.
Sono anni che i governi centrali (prima di centrodestra, poi a maggioranza PD, senza differenza alcuna) tagliano fondi, negando le legittime aspettative e le stesse garanzie prima offerte, peggiorando le condizioni di vita di questi lavoratori e delle loro famiglie.
Sono anni che la delegazione parlamentare calabrese del PD ad ogni manifestazione si fa garante (con il proprio governo!), promette impegno (con il proprio governo!), e poi … brilla per assenza e chiacchiere durante il resto del tempo.
Quest’anno abbiamo una Legge di Stabilità elaborata dal Governo (sempre PD!), assolutamente incurante del mondo del lavoro e del disagio sociale, e che si disimpegna completamente nei confronti del Mezzogiorno.
Ma il resto dello scenario tristemente non muta. Lavoratori (tra l’altro indispensabili per garantire importanti servizi pubblici negli enti in Calabria) giustamente preoccupati del loro futuro e famiglie angosciate, parlamentari calabresi (del PD) che si esibiranno nei loro consueti proclami, il Presidente (del PD) della Giunta regionale (a cui diamo i complimenti per le grandi realizzazioni di questo primo anno di attività, pari allo zero assoluto) che garantirà di prodigarsi, e poi … ben che vada il solito po’ di respiro per qualche mese.
È possibile che in Calabria si debbano sempre offendere diritti ed intelligenza di chi un lavoro ce l’ha o lo cerca?”
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