Prc Calabria: “Scorrere le graduatorie per un rilancio del pubblico in Calabria”
"Secondo l’ultimo Annual Report Fpa, l’Italia ha un numero inferiore di impiegati pubblici per abitante rispetto a Germania, Spagna, Regno Unito e Francia. Questa differenza si riflette anche nella percentuale di dipendenti pubblici sul totale dei lavoratori, con l’Italia che si posiziona al di sotto degli altri grandi Paesi europei. Solo per fare per un paio di esempi: il nostro Paese ha 5,7 lavoratori ogni 100 abitanti e nella Pubblica Amministrazione è impiegato il 14% degli occupati contro il dato di gran lunga superiore della Francia, rispettivamente 8,7 e 19,2%". E' quanto scrive in una nota il Partito della Rifondazione Comunista - Calabria.
"L’argomento non è nuovo - continua la nota - tant’è che già nel 2020, durante la pandemia Covid che ancor di più aveva evidenziato le carenze di personale, Rifondazione Comunista lanciò una campagna per un pubblico rafforzato e rinnovato. Ci facemmo promotori di un piano che prevedeva, tra i diversi punti, l’assunzione di 500 mila lavoratrici e lavoratori stabili e consistenti aumenti salariali in tutti i settori della pubblica amministrazione per avvicinare l'Italia agli standard europei.
In questo contesto, non possiamo ignorare le criticità del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, con riferimento ai Centri per l’Impiego.
Nel Piano di potenziamento dei CPI, inizialmente programmato per il triennio 2019-2021 come strumento di avvio del RdC (D.M. 74/2019 e D.M. 59/2020), per la Calabria erano previste 623 nuove unità. Nonostante tale piano, che ha poi risentito dell’emergenza sanitaria, al 31/12/2022 ancora non era stata registrata alcuna assunzione a tempo indeterminato.
Addirittura, nella nostra Regione, nessuno degli addetti ai lavori intervistati ha ritenuto sufficiente il personale presente. Questi dati emergono dall’ultimo monitoraggio Anpal disponibile.
Per questo, abbiamo ritenuto giusto l’avvio dei concorsi per la selezioni di personale amministrativo-contabile per i Centri per l’Impiego e, ancor di più, la proroga della validità per 24 mesi delle graduatorie approvato pochi giorni fa in Consiglio Regionale.
Ma non basta! Ci sono ancora circa 2.000 idonei che darebbero respiro agli enti pubblici, compreso il comparto della sanità, e che garantirebbero servizi al cittadino. Pensiamo ci siano tutte le condizioni per poter attingere da tale graduatoria fino ad esaurimento.
Come Rifondazione Comunista, riteniamo giuste le richieste dei comitati e degli idonei che portano avanti questa proposta: è giunto il tempo di avere una nuova visione del lavoro in Calabria.
Dal governo Meloni, impegnato a compromettere la Costituzione e a proseguire l’opera di distruzione del mondo del lavoro, non ci aspettiamo alcun piano strategico per il rilancio del pubblico.
Per questo sfidiamo quello regionale, che deve porre fine alla stagione degli slogan trionfalistici e proseguire con ulteriori interventi indirizzati allo scorrimento delle graduatorie. In caso contrario, la gestione Occhiuto non si differenzierebbe da quell’esecutivo nazionale con il quale più volte il Presidente della Giunta calabrese ha affermato di essere arrivato allo scontro.
Sarebbe sbagliato, tuttavia, non chiamare in causa tutte le altre forze politiche.
Auspichiamo, pertanto, che su un tema centrale come questo e in generale su quello del lavoro, si creino le condizioni per una vera opposizione unitaria che porti avanti una nuova visione politica per la Calabria".