L’amministrazione comunale di Cotronei replica al Gruppo misto

Crotone Attualità

"Il Gruppo misto di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Cotronei, composto dal solo consigliere Salvatore Chimento, in una nota stampa diffusa domenica 29.11.2015, contesta e prende le distanze dal comunicato dell'Amministrazione Comunale ove viene reso pubblico che il servizio lampade votive del cimitero è reinternalizzato e quindi gestito dall’Ente, conseguentemente alla rescissione del contratto con la ditta Chimento Francesco (padre del consigliere), per inadempienze contrattuali."E' quanto si legge in una nota dell'amministrazione comunale di Cotronei .

"Fermo restando che le iniziative del consigliere,- si legge ancora - finalizzate a bloccare le opere pubbliche in corso di esecuzione e di far perdere i finanziamenti al comune, sono ritenute palesemente errate e dannose per la comunità, si tiene a smentire ogni tentativo maldestro di coniugare l'attività istituzionale di Chimento Salvatore con il rapporto contrattuale, risolto per inadempienza, della ditta Chimento Francesco".

"Le ragioni che dimostrano l'assoluta correttezza del percorso amministrativo - continua la nota - risiedono nel fatto che: la prima diffida nei confronti della ditta è stata effettuata in data 28.05.2015, prot. n. 5194, con invitavo a provvedere a regolarizzare la propria posizione, risolvendo le inadempienze contrattuali ed informandola contestualmente che qualora la suddetta diffida fosse risultata inevasa, l’Ente avrebbe proceduto d’ufficio, applicando le penali dovute e avrebbe altresì proceduto alla risoluzione in danno dello stesso contratto, con incameramento della polizza fidejussoria, ferme restando le eventuali azioni giudiziarie conseguenti; si sono effettuati diversi tentativi di per soluzioni bonarie ed inviti a definire il tutto, nei termini di legge; si è atteso fino all’ultimo giorno, prima di provvedere alla risoluzione del contratto, confidando nell’adempimento degli obblighi contrattuali da parte della ditta stessa".

"Alla luce degli interventi pubblici effettuati da parte di altri (strumentali e con fini politici), in una logica di assoluta trasparenza, si ritiene di evidenziare le ragioni che hanno portato alla risoluzione del contratto: la ditta Chimento si è aggiudicata la gara di appalto per la gestione delle lampade votive per gli anni 2011 – 2015 ed in quell’occasione si è impegnata a pagare, quale canone annuale per la gestione del servizio €. 2,00 per anno, per singola lampada votiva, oltre ad intestarsi l’utenza elettrica, essendo a suo carico la manutenzione e la riscossione del canone; dalla data di aggiudicazione della gara, fino alla data odierna la Ditta non ha provveduto a versare alcuna somma al comune di Cotronei, nonostante siano stati incassati i canoni da parte dei cittadini e, in aggiunta, non ha mai provveduto ad intestarsi l’utenza elettrica, rimasta a carico del Comune (versato solo poche rate per energia elettrica anno nel 2015)".

"Fermo restando il rispetto per la ditta e per l'imprenditore-lavoratore che, se ritiene potrà adire o ricorrere a tutti gli istituti previsti dalla legge, l’amministrazione comunale aveva l’obbligo di avviare tale procedura, provvedendo altresì a recuperare i crediti vantati, a cui si debbono aggiungere anche le penali previste nel contratto, in caso di inadempienza. Le vicende politiche del consigliere Salvatore Chimento e quelle derivanti dal rapporto contrattuale di Francesco Chimento sono totalmente distinte e vanno tenute distinte, non fosse altro per un macroscopico conflitto di interesse che è sotto gli occhi di tutti. A questo punto è legittimo chiedersi: le denunce del consigliere, miravano a condizionare l’azione amministrativa dell’Ente nel tentativo di evitare i provvedimenti contrattuali, considerato che la procedura di diffida per inadempienza è iniziata a maggio 2015 e le denunce contro le opere pubbliche sono datate 31 luglio 2015?"

"La procedura di rescissione del contratto è un atto dovuto da parte dell’Ente e si colloca all’interno di un percorso amministrativo di correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa, faticosamente e con impegno, perseguito. Tutto il resto - conclude l'amministrazione - è sterile polemica politica!"