Ripresa economica, il partenariato di “Agenda per Vibo” incontra Barbalace
Il partenariato di “Agenda per Vibo” incontra l’Assessore regionale Carmela Barbalace. Le forze sociali ed economiche pronte a cogliere la sfida della pianificazione regionale per fare ripartire le attività economiche in questo territorio.
Giunto al terzo appuntamento, il Tavolo coordinato dal Presidente Antonio Gentile, in questa occasione ha incontrato il responsabile regionale delle attività produttive, Dott.ssa Carmela Barbalace, chiamata a recepire le proposte e le istanze dei soggetti deputati allo sviluppo imprenditoriale del territorio.
Presenti il Consigliere Vincenzo Pasqua, sostenitore instancabile del lavoro del Partenariato, il Sindaco della Città, Elio Costa, i responsabili del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Giovanni Staglianò e Filippo Valotta, quelli di Vibo Sviluppo, Pasquale Barbuto e Marinella De Grano il partenariato sociale con le delegazioni di CGIL CISL e UIL guidate da Luigino De Nardo e Giuseppe Grasso, Raffaele Blandino e Sebastiano Monaco e da Pasquale Barbalaco.
Priorità il mantenimento e la valorizzazione dell’esistente per il rilancio della competitività del territorio, impegno che passa obbligatoriamente dal risanamento del tessuto economico e dal completamento delle infrastrutture a servizio del sistema imprenditoriale, prima tra tutte la risorsa Porto. Ampio confronto anche sulle norme regionali di accorpamento dei Consorzi Industriali, che allo stato di fatto non sembrano coerenti con lo sviluppo ed il mantenimento delle eccellenze territoriali. Pur condividendo la necessità di una migliore regolazione delle norme che disciplinano i consorzi, è opinione del Tavolo che sia necessario tenere in debita considerazione le singole realtà che hanno visione e competenze che devono essere, specie nel caso dell’Ente vibonese, preservate e valorizzate.
Nello specifico “Porto” vuol dire servizi (materiali ed immateriali) alle aree industriali, viabilità interna tra aree ed il sistema autostradale, sostegno alla commercializzazione verso mercati esteri, predisposizione di aree di assemblaggio e stoccaggio, riassetto dell’offerta al turismo nautico e diportistico, collegamento con le aree di retroporto destinate a servizi e rimessaggio.
Non solo idee quindi, ma progetti concreti, alcuni in avanzata fase di studio, in molti casi esecutivi o addirittura cantierabili. Sostenere il sistema delle imprese è imperativo, preservando grandi e piccole realtà che hanno negli anni garantito la crescita del territorio e occupazione per centinaia di lavoratori.
La lunga e dettagliata esposizione voluta non solo per illustrare i programmi condivisi dal Tavolo, ma anche per evidenziare i colli di bottiglia da rimuovere per dare finalmente vita al piano di opere relative all’efficientamento del sistema portuale. Ma non solo di Porto si vive e Agenda per Vibo ha manifestato la disponibilità a lavorare per l’inserimento di idee e progetti per il realizzando Master Plan della Regione Calabria. La volontà del Partenariato è infatti quella di inserirsi nella pianificazione regionale, alla luce dell’approvazione del POR 14/20, con idee chiare e fattibili volute dal territorio e sposate dalla compagine politica che dovrà sostenere istanze e bisogni di una comunità provata da anni di durissime perdite.
Ricostruire l’attrattività di un territorio è impegno gravoso, ma è il compito che il Tavolo si è dato. E’ necessario mettere in sicurezza il sistema imprenditoriale e lavorare per farne rinascere di nuovo. Le macerie e gli errori commessi sono sotto gli occhi di tutti e tutti ne siamo, almeno in parte, responsabili, ma è finito il tempo della rassegnazione. A questa chiamata ha risposto con grande fermezza e disponibilità l’Assessore Barbalace, che ha confermato pieno sostegno alla rimozione dei vincoli che limitano l’imprenditoria vibonese e contestualmente a sostenere i programmi di crescita: “Stiamo lavorando per far ripartire tutta la Calabria, ogni territorio con le sue specificità, apprezzo molto questo modello di confronto, che permette di misurarsi sui progetti e sulle priorità direttamente con gli attori che offrono una visione condivisa e partecipata delle leve su cui operare per indirizzare con maggiore efficacia gli interventi e gli sforzi del Governo regionale”.