I Giovani di Confindustria VV incontrano il giudice Fabio Regolo
Nella splendida cornice del palazzo Antico Sedile dei Nobili a Tropea, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Vibo Valentia ha incontrato il Dr. Fabio Regolo, Giudice presso il Tribunale di Vibo Valentia (Sezione Fallimentare), nell’ambito del progetto di “Ascolto e confronto”, voluto fortemente dal Presidente Mario Romano, che non a caso ha messo insieme Giovani, Magistratura e Istituzioni, per dare vita a un progetto a lungo termine dove i Giovani Imprenditori saranno guidati da esperti sul risk management, la gestione del rischio nelle imprese, al fine di affrontare con attenzione e competenza il momento di crisi e di cambiamento. Ospiti graditi della serata oltre al noto Magistrato, anche l’On. Antonio Caridi (Assessore alle Attività Produttive della Regione Calabria) ed il Sindaco di Tropea Adolfo Repice che, di fronte ad una nutrita platea di imprenditori ed esponenti del mondo bancario, hanno affrontato i temi della legalità, cultura d’impresa e risk management. Il Giudice Fabio Regolo, dopo aver ringraziato i Giovani Imprenditori vibonesi per l’importante iniziativa, è subito entrato nell’argomento, dichiarando come nel nostro territorio ci sia molto da fare sotto questi aspetti e, anche se è improbabile pensare che i mali si possano eradicare tutti e subito, è assolutamente indispensabile cominciare a farlo, coinvolgendo tutti, imprenditori, istituzioni e cittadini. In questa Regione vi è, dichiara il Magistrato, una larghissima maggioranza di calabresi onesti, che deve saper opporsi a chi è invece organizzato in maniera illecita, in particolare alla cosiddetta “zona grigia”, che rappresenta il pericolo maggiore, poiché mentre la magistratura e le forze dell’ordine conoscono i criminali più noti, non conoscono invece coloro i quali si camuffano dietro attività o impieghi, che sono poi riconducibili al crimine. Si sta pensando, d’accordo con i Giovani Imprenditori di Confindustria, Agenzia delle Entrate e Istituti di Credito, di creare un meccanismo che possa “fare rete” tra questi Enti, in maniera tale che tutti insieme si riesca, ognuno per le proprie competenze, a dare un supporto ai cittadini ed alle imprese, perché sottolinea ancora Regolo, è assolutamente necessario stare vicino a chi opera con attività commerciali e industriali, studiando delle misure appositamente concepite per evitare di indurre a qualsiasi forma di illegalità. L’evasione fiscale oggi è molto diffusa, sostiene ancora il Giudice, è viene spesso utilizzata come metodo di finanziamento, bisogna impedire che tutto ciò accada, anche perchè rappresenta una concorrenza sleale, che alla fine comunque si paga nei modi e nei tempi previsti dalla legge. Essere dalla parte della legalità, conviene, anche economicamente.
Dopo un breve saluto ai presenti in qualità di “padrone di casa” del Sindaco di Tropea Adolfo Repice, è intervenuto anche l’ Assessore alle Attività Produttive della Regione Calabria On. Antonio Caridi, il quale, nel sottolineare lo speciale rapporto reciproco di stima e collaborazione che lo lega a GI vibonesi, ha brevemente tracciato per grandi linee un bando innovativo, pensato appunto insieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria, che sarà emanato a breve dalla Regione Calabria e sarà rivolto ai giovani, garantendo loro la possibilità di fare rete in modo reale con la formazione e l’informazione necessaria a creare nuove realtà imprenditoriali. La politica oggi, ha evidenziato l’Assessore, è per molti versi giudicata negativamente ma, vi assicuro, che anche in politica esiste una parte buona ed onesta che lavora con serietà ed abnegazione. A conclusione dei lavori il Presidente del Gruppo GI Mario Romano, dichiara che quello che si sta vivendo è un momento storico, in quanto è in atto un naturale cambiamento generazionale che vedrà pian piano gran parte delle imprese vibonesi passare sotto la gestione di quelli che oggi sono giovani imprenditori e che si apprestano a sostituire in toto chi li ha preceduti. È dunque giunta l’ora di innovare, sostiene ancora Romano, perché i Giovani sono il presente, non il futuro, bisogna avere la capacità e la volontà di rimboccarsi le maniche a fare sacrifici, perché prima o poi il successo e le soddisfazioni arriveranno e senza scorciatoie ma per quello che è il naturale percorso delle cose. La legalità, come dice il Giudice Regolo, conviene e va perseguita perché solo così si può costruire il futuro e cambiare veramente nella giusta direzione, la voglia vera di cambiamento la avverte solamente l’imprenditore sano che lavora con onestà e impegno, perché, conclude il Presidente Romano, non posso cambiare mio padre, ma posso formare mio figlio.