Estorsioni, giovane patteggia condanna
Si e' concluso con il patteggiamento di tre anni e quattro mesi di reclusione il procedimento giudiziario a carico di Antonio Amelio, catanzarese di 35 anni, noto alle forze dell'ordine, arrestato dalla polizia a giugno con l'accusa di aver estorto 1.500 euro alla vittima di furto secondo il metodo del cosiddetto del cavallo di ritorno. Il giudice monocratico di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, come richiesto dal difensore Franco Critelli con il consenso del pubblico ministero d'udienza, oggi ha applicato la pena all'uomo, per il quale ha inoltre revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari. All'arresto di Amelio la Polizia era arrivata seguendo le tracce di un furgoncino di cui era stato denunciato il furto. Due giorni dopo la denuncia, infatti, i poliziotti erano venuti a sapere dell'esistenza di una "trattativa" per la restituzione del mezzo sottratto nel quartiere Siano, dietro pagamento di un riscatto di 1.500 euro. Dopo aver contattato la vittima del furto e dopo una lunga e paziente opera di convincimento, i poliziotti erano riusciti a farsi raccontare dal proprietario del mezzo che un suo conoscente, tale Antonio Amelio detto "Toto'", era riuscito a scoprire chi aveva la disponibilita' del veicolo, e che gli aveva detto che era necessario pagare per riaverlo. Di qui gli investigatori avevano preso a monitorare i contatti telefonici tra le due persone e, alla fine, a cogliere in flagranza Amelio che, dopo l'incontro fissato con la vittima, si allontanava con 1.500 euro all'interno della tasca destra del gilet che indossava. Amelio gia' in precedenza era finito in cella, come nel lontano 2002 quando fu sorpreso a trasportare 5 chili di marijuana.