Botti illegali: Polizia sequestra mezzo quintale di materiale esplosivo nel catanzarese
Nello scorso fine settimana il personale del Nucleo regionale Artificieri Antisabotaggio della Questura di Catanzaro ha portato a termine una brillante operazione nella quale è stato rinvenuto e posto sotto sequestro circa mezzo quintale di materiale esplosivo e circa 10 kg ed un NEC (una massa attiva netta), oltre a 10 kg di sostanze chimiche (comburenti e combustibili, in forma pulverulenta).
L’operazione, diretta dal Questore di Catanzaro Giuseppe Racca, si è snodata nel comune di Gasperina dove è stato individuato un garage, risultato di proprietà di C.R., un ex pirotecnico, che è stato denunciato in stato di libertà all’ Autorità Giudiziaria in quanto ritenuto responsabile della detenzione abusiva di materiale esplodente (di genere pirotecnico) e della sua omessa denuncia di detenzione; di fabbricazione abusiva di manufatti esplodenti di genere pirotecnico clandestini, ovvero illegali poiché privi dell’obbligatoria etichettatura (indicante il decreto di riconoscimento e classificazione della competente Autorità).
Gli Artificieri, dopo una ricognizione dei luoghi, hanno accertato che nel garage, diviso in due locali intercomunicanti, era presente legna da ardere per caminetto su più lati, conserve e altri materiali infiammabili, nonché veicoli a motore e altri macchinari.
Nel corso del controllo sono stati ritrovati altri manufatti esplodenti clandestini, custoditi in maniera mista con prodotti artigianali, oltre ad un quantitativo di sostanze pulverulenti separate in più sacchetti, non ancora utilizzate per la composizione, e chiaramente illegale, degli artifizi pirotecnici.
Inoltre, sono stati scoperti svariati attrezzi e arnesi destinati alla realizzazione dei prodotti come calcatoi artigianali, misurini, e altri non spiccatamente “professionali”, cioè coltelli, tenaglie, pinze che non avevano caratteristiche anti scintilla.
Successivamente, l’operazione di Polizia si è estesa anche ad un altro locale di proprietà della stessa persona all’interno del quale sono stati rinvenuti numerosi mortai e 68 accenditori elettrici di cui non è stata attestata la legittima provenienza e detenzione.
Già nello scorso mese di ottobre il Prefetto di Catanzaro aveva revocato la licenza di “fuochino” a C.R. a seguito di una denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Questa mattina il Giudice competente ha convalidato il sequestro e disposto la distruzione di tutto il materiale sequestrato.