Piccioni (Lamezia Insieme) presenta mozione per una città a misura di mamma

Catanzaro Attualità

Parcheggi family per consentire alle famiglie con bambini di parcheggiare l’auto agevolmente. Zone destinate all’allattamento dei bambini e al gioco nelle principali strutture comunali. Programmazioni delle attività teatrali e cinematografiche in orari adatti per agevolare la partecipazione delle famiglie con i bambini. Sono alcune delle proposte contenute nella mozione “Città a misura di mamma” presentata dal consigliere comunale di Lamezia Insieme Rosario Piccioni.

Una serie di misure, quelle sottoposte all’attenzione dell’assemblea consiliare da parte del consigliere Piccioni, che puntano a rendere Lamezia una città più moderna su temi che rientrano tra gli obiettivi della Strategia Europa 2020, in particolare per quanto riguarda la maternità consapevole, l’autodeterminazione della donna partoriente, la conciliabilità per le donne tra vita familiare, lavoro e tempo libero. Tra i punti della mozione, di particolare rilievo la sollecitazione all’amministrazione comunale a fare propria la battaglia per il pieno riconoscimento del diritto della donna partoriente all’autodeterminazione, diritto sancito dalla Corte Europea dei Diritti Umani, secondo cui “ogni donna, ogni partoriente – compresa la donna precesarizzata – ha l’autorità di decidere in quali circostanze partorire”. Su questo tema, nella mozione si chiede al Comune, nell’ambito delle proprie competenze in ambito sanitario, di monitorare l’effettiva garanzia dei diritti delle donne partorienti attraverso una raccolta annuale di dati sul territorio comunale relativi all’assistenza in gravidanza, alla nascita, all’avvio dell’allattamento, alla crescita sicura ed equilibrata dei bambini.

“ La mozione presentata è il frutto di un percorso che il movimento “Lamezia Insieme” ha portato avanti a partire da un anno fa insieme al gruppo “Naturalmente Mamme”, un sodalizio formato da tante donne della nostra città, che ringrazio per la dedizione e lo spirito civico con cui da oltre un anno cercano di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina sui diritti e le esigenze delle donne, in particolare delle mamme.

Si tratta di uno dei temi centrali del nostro programma per Lamezia, che abbiamo più volte illustrato durante la campagna elettorale, e che ora anche dall’opposizione vogliamo portare avanti dando il nostro contributo nell’interesse della città. Le proposte contenute nella mozione nascono da un confronto costruttivo con tante mamme della nostra città che, pur consapevoli dei limiti di un ente comunale rispetto a questioni che richiederebbero l’attenzione del parlamento, sollecitano l’amministrazione comunale a venire incontro alle esigenze delle madri in particolare sul piano delle condizioni di fruibilità dei servizi pubblici, dell’ ascolto e dell’informazione, per rendere le madri consapevoli dei loro diritti e delle loro prerogative.

Mi auguro che questa mozione sia il punto di partenza di un progetto più ampio, di una collaborazione strutturata tra l’amministrazione comunale e le diverse realtà associative femminili cittadine, per lavorare insieme con l’obiettivo di rendere Lamezia una città con tutti i comfort necessari per mettere a proprio agio le donne con bambini che usufruiscono di strutture e servizi comunali e creare le condizioni per una migliore conciliazione tra vita familiare, vita professionale e tempo libero. In questa direzione, vanno in particolare le proposte di istituzione di una consulta delle famiglie, come organo deputato a interloquire costantemente con le istituzioni per rappresentare gli interessi comuni delle famiglie lametine, e i percorsi di certificazione “esercizi amici della famiglia” per le attività commerciali, come già avviene in altre città italiane ed europee.

Sono certo che su questi temi, come già è avvenuto su altre questioni, ci sarà un’ampia convergenza in consiglio comunale, nella comune consapevolezza che una comunità che si impegna a garantire i diritti delle donne ed offrire buone condizioni di conciliazione tra vita familiare e professionale, investe sul proprio futuro e pone le basi per uno sviluppo sociale ed economico inclusivo e solidale”.