Ambiente, convegno Pd a Rende
“Dobbiamo saper cogliere, mobilitando e collegando intelligenze, risorse, strumenti e progetti per modernizzare la Calabria, tutte le opportunità offerte dal Governo”. E’ quanto ha affermato Enzo Damiano, segretario del circolo tematico Pd, Salute, ambiente e territorio e organizzatore dell’iniziativa “Apriamo il cantiere per una nuova Calabria” prevista per domani, lunedì 14 dicembre, alle ore 17.30, nei locali dell’hotel Europa a Rende. Alla manifestazione parteciperanno i consiglieri regionali Carlo Guccione (Pd) e Flora Sculco (Calabria in Rete).
“Nell’ingaggiare la sfida per il rilancio del Mezzogiorno – ha detto Damiano presentando l’iniziativa - il Governo Renzi ha presentato un puntuale ‘masterplan’, deliberando delle apposite linee guida con le quali si individua non soltanto un percorso, una nuova metodologia, le risorse, i mezzi, ma soprattutto si indicano i ritmi e i tempi entro i quali la fondamentale missione per il riscatto di questa parte del Paese deve essere realizzata. A quest’appuntamento cruciale la Calabria non può presentarsi con la solita lista di cose dette e ridette, senza una condivisione di fondo con tutti gli attori dello sviluppo, come prescrive ogni iniziativa europea.
Al contrario, deve presentarsi con una progettualità maturata nei territori che sia la sintesi di una visione complessiva dello sviluppo che intendiamo realizzare. Si tratta di oltre 100 miliardi di euro da impegnare e utilizzare nel periodo che va dal 2016 al 2023. Entro il 31 dicembre del 2015 bisognerà sottoscrivere degli appositi ‘Patti per lo Sviluppo’ con le otto regioni meridionali e con le sette grandi città del Sud che devono costruire la loro dimensione di città metropolitane. Importante è, tra l’altro, il fatto che il Governo convochi e impegni per il rilancio del Sud le grandi Aziende partecipate dallo Stato alla missione di sviluppo del Sud: ENI, Finmeccanica, Enel, Anas, Fincantieri, Invitalia, Cassa Depositi e Prestito.
Siamo consapevoli che se in Calabria non rilanciamo lo sviluppo produttivo, allontanandoci rapidamente dalle tradizionali logiche assistenziali e clientelari, per creare ricchezza generale sarà difficile fronteggiare i bisogni della società e metterci al passo con i tempi. Perciò, siamo chiamati, oggi e tutti, a vivere diversamente questa nuova fase che si apre con il Piano d’azione proposto dal Governo.
“Questa iniziativa – ha concluso Damiano - non va contro nessuno. Sia chiaro. Intende, anzi, irrobustire la proposta di rinnovamento della Calabria che ha avuto la fiducia dei calabresi un anno fa. Naturalmente, se c’è chi insiste nel voler esaurire i temi della politica nelle pratiche gestionali o soffermarsi continuamente su organigrammi di potere, si accomodi pure. La Calabria ha le tasche piena di una politica che non pianifica i bisogni e le risorse e non capisce che la disaffezione dei cittadini, così facendo, cresce a dismisura”.