Lavoro “nero”: sospese sei aziende nel crotonese
Tra il 20 ottobre e il 20 novembre scorso è stata eseguita, nella provincia di Crotone, una intensa azione di controllo svolta dagli ispettori del lavoro e dal gruppo carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli insieme al Nucleo dei militari competente in materia e con il prezioso supporto dell’Arma territoriale. Scopo dell’attività non solo il contrasto del lavoro “nero” e di quello illegale ma anche una verifica sull’esatta applicazione delle norme di prevenzione e sicurezza sul lavoro.
Il settore interessato è stato quello dell’agricoltura: in particolare 12 aziende su 16 ispezionate sono risultate irregolari, vale a dire il 75% delle stesse. I lavoratori risultati completamente “ a nero”, sono stati 42 , di cui 14 extracomunitari e 5 privi di permesso di soggiorno, quindi clandestini. Di conseguenza 8 persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria.
I territori scelti, oggetto di particolari operazioni di intelligence, sono stati vari, con particolare riferimento sia alle zone marine di Strongoli e di Isola Capo Rizzuto che quelle montuose di Petilia Policastro e Cotronei. Sei i provvedimenti di sospensione notificati poiché le aziende occupavano oltre il 20% dei lavoratori a nero sul totale delle maestranze.
Durante le ispezioni, inoltre, riscontrati e sanzionati casi di totale inosservanza delle misure di salvaguardare della sicurezza dei lavoratori (in violazione del decreto legislativo 81/2008) e per questo comminati 47 provvedimenti di rilievo penale - che comportano la comunicazione all’Autorità Giudiziaria - per un ammontare di oltre 176 mila euro.
I provvedimenti amministrativi, per violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale impartiti sono stati 39, per un totale di 123 mila euro e con un recupero contributivo e assicurativo di 6 mila euro.