Apertura REMS a Santa Sofia d’Epiro: il movimento “L’Italia del Meridione” si oppone

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La sezione di Santa Sofia d'Epiro, del movimento politico "L’Italia del Meridione", manifesta, con il consigliere di maggioranza, Pierino Greco, ed il vicesindaco, Giovanni Baffa Trasci, la propria contrarietà sull'apertura della struttura REMS provvisoria a Santa Sofia d'Epiro.

In accordo con quanto già pubblicato dall'amministrazione comunale, il consigliere Greco ribadisce il suo no sull'attivazione nel territorio di tale struttura. "La regione, nell'individuazione di Santa Sofia d'Epiro quale sito post-REMS nel 2013 e, reiterando, successivamente nel 2015, non ha minimamente informato il territorio. La Regione senza coinvolgere né l'Ente, né la popolazione, ha trasformato la struttura in REMS Provvisoria". A proposito della sicurezza ci tiene a chiarire che "le notizie che giungono da altre strutture, in regioni ben più attrezzate della nostra, sia a livello sanitario che a livello di sicurezza, sono a dir poco preoccupanti".

Il Vicesindaco Baffa Trasci continua: "Il territorio in cui ci troviamo non possiede ospedali all'avanguardia per gestire le eventuali emergenze. Il primo ospedale disponibile dista a venti chilometri ed è stato sottodimensionato dalla precedente giunta regionale. Inoltre la caserma del corpo dei carabinieri è un piccolo distaccamento, anch'esso sottodimensionato, che ha difficoltà a gestire l'intero territorio. Dunque, è il caso di porsi delle domande: Nell'eventualità che un paziente abbia delle emergenze, come verrà gestito dalla struttura? La sicurezza, d'ora in avanti, come cambierà nel nostro piccolo territorio? Che senso ha avuto chiudere tutti questi reparti negli ospedali ed investire in queste strutture fatiscenti?".

Il duo conclude: "Il circolo locale, fiancheggiato dall'onorevole Orlandino Greco, leader del movimento, non resterà inerme, anzi, farà di tutto, affinché venga rimessa in gioco questa scellerata decisione. E proprio per ciò, chiediamo di esser ricevuti sia dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e sia dal Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Massimo Scura".