Ursini: Il nuovo “Pugliese”? Costruiamolo al “Ciaccio”
“Non è nostra abitudine intervenire su argomenti di carattere squisitamente politico, ma essendo un’associazione culturale che da oltre trenta anni opera sul territorio con fondi propri e risultati ragguardevoli, - cosa che si ottiene solo attraverso azioni oculate e programmi certi - non possiamo esimerci dall’intervenire sulla diatriba che in questi giorni sta ruotando intorno alla costruzione del nuovo ospedale “Pugliese”. E lo facciamo anche sulla base della nostra ultradecennale esperienza in ambito sanitario, convinti che solo attraverso un impegno serio dei nostri rappresentanti istituzionali - e sottolineiamo impegno, non chiacchiere - si può arrivare ad un accordo condiviso che sia davvero utile alla città”.
Lo afferma Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro.
“La costruzione di un nuovo ospedale cittadino - prosegue Ursini - è al centro del dibattito politico sin dal 1997, anno della prima elezione a sindaco di Sergio Abramo. Già nel corso di quel mandato, - lo ricordiamo a coloro che fanno finta di averlo dimenticato - ci sono stati specifici sopralluoghi tecnici nell’area del Ciaccio ai quali, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, avevano partecipato quelli di altri enti, ed in particolare Inail, Inps e Asp, tutti interessati a realizzare alcune loro strutture, creando una vera e propria “cittadella sanitaria”. Quella, sì, era una idea vincente, ma come spesso avviene in Calabria, le cose belle non si realizzano mai”.
“Ora la proposta della realizzazione di una nuova struttura è tornata in auge, come avviene ciclicamente per ogni cosa mai realizzata. Il dibattito ruota intorno alla individuazione della località più appropriata, tenendo presente che la eventuale delocalizzazione del “Pugliese” (al suo fondatore, avv. Arnaldo verrebbero i brividi solo a pensarlo) potrebbe comportare un ulteriore svuotamento della città. Da qui la richiesta di contropartite. È giusto, direbbe qualcuno, chiedere qualcosa in cambio. Nessuno si preoccupa, tuttavia, del gravissimo disagio che subirebbero i cittadini, specie gli anziani, qualora la nuova costruzione fosse realizzata altrove.
Ed allora, più che mai convinti che questa città senza l’ospedale subirebbe il definitivo tracollo, riprendiamo con forza una nostra vecchia proposta: costruire il nuovo “Pugliese” nell’area del “Ciaccio”, così come le più equilibrate menti suggeriscono. Tutto ciò senza abbattere l’attuale struttura del “Pugliese”, ma rimodulandola, dopo aver costruito il nuovo edificio, per accorparvi in essa tutti i servizi sanitari territoriali di competenza dell’Asp, compresi i relativi uffici. Casa dello studente, Casa della salute, nuove Facoltà universitarie, saranno soltanto altre inutili promesse da marinaio.
“Da una “idea progettuale” effettuata su nostra indicazione nei giorni scorsi dai tecnici del movimento civico “Parliamone”, - prosegue Ursini - tutte le attuali condizioni sono favorevoli: area disponibile, finanziamento di 120mln di euro sufficiente, collegamenti adeguati attraverso due opportune bretelle - senza incidere sul traffico cittadino - con il “Pugliese” e il “Ciaccio”, parcheggi per 350 posti auto. La nuova struttura verrebbe realizzata su sei piani, di 9.000 mq cadauno, per un totale di 54.000 mq; uno spazio più che sufficienti per allocare le attuali alte specialità del “Pugliese”. Ma c’è di più; ci sarebbe infatti il collegamento immediato con le diverse strutture sanitarie private convenzionate”.
“Tutto ciò potrebbe essere realizzato in quattro/cinque anni, (parlare di tempi inferiori è da pagliacci) affidandone la costruzione a soggetti privati ai quali, per la loro eventuale partecipazione economica, andrebbe garantita la gestione in concessione dell’immobile, per un periodo di 25/30 anni. Altre idee lasciano certamente poco spazio alla loro immediata realizzazione. Saranno capaci i nostri attuali rappresentanti istituzionali a mettersi d’accordo? Siamo pessimisti. La nostra opinione - conclude Ursini - è che pochi amano veramente questa città ”.