Gli 85 anni dall’approvazione dello Statuto del Consorzio di Bonifica Alli-Punta di Copanello
Era il 12 gennaio 1931, ben ottantacinque anni fa, quando, il Ministero per l’Agricoltura e per le Foreste, con proprio Decreto approvava definitivamente lo Statuto del Consorzio di Bonifica di Prima Categoria Alli-Punta di Copanello come testimonia la copia originale e unico esemplare dello Statuto conservata nella sede consortile di Catanzaro. Del primo nucleo che nasce fanno parte i comuni di; Amaroni, Borgia, Caraffa, Catanzaro, Girifalco,Marcellinara, San Floro, Settingiano, Squillace, Stalettì, Tiriolo e Vallefiorita. Il comprensorio, come recita lo Statuto, è limitato a “levante dalla linea di displuvio della sponda destra dell’Alli fino alla regione Rotunda “ e va fino “ al limite territoriale di ponente del Comune di Squillace precisamente fino alla regione la Coscia e da qui alla punta di Copanello”.
“Oggi con un territorio più vasto comprendente 46 comuni e con la denominazione “Consorzio Ionio Catanzarese” certamente l’impostazione e ancora attuale e più impegnativa - sottolinea il Presidente del Consorzio Grazioso Manno - dopotutto basti pensare che lo Statuto viene prima e in qualche modo anticipa la visione moderna della bonifica contenuta nel Regio Decreto 13 febbraio 1933 n. 215 che reca nuove norme per la bonifica integrale e approva il testo unico, contiene le norme statali di riferimento per le Regioni alle quali oggi compete la disciplina normativa della materia”.
"E’ certamente una visione del territorio all’avanguardia – commenta Manno - che via via ha caratterizzato l’azione del Consorzio che ha sempre messo in atto una organica politica di protezione attiva e di salvaguardia del suolo e delle altre risorse ambientali. Certamente – prosegue Manno – è un esempio di vero protagonismo degli agricoltori fortemente interessati all’uso delle acque e alla loro difesa, alla protezione dello spazio rurale e alla salvaguardia del paesaggio e dell’ecosistema agricolo-irriguo. La bonifica insomma è una attività moderna ed in perpetuo rinnovamento – prosegue - e che oggi abbraccia competenze nuove e tra queste l’utilizzo delle fonti alternative. L’agricoltura, il suo sviluppo si può senza dubbio dire che ha camminato di pari passo con il Consorzio di Bonifica e questo oggi è più che mai importante per reggere la concorrenza e assicurare prodotti di qualità. Anche i cambiamenti climatici che caratterizzano i nostri tempi trovano nei Consorzi di Bonifica sia nella fase di prevenzione che di intervento una riconosciuta ed innegabile capacità. Il Consorzio Alli punta di Copanello è stato un tutt’uno con il territorio, facendo combaciare gli aspetti agricoli, paesaggistici e anche turistici e il suo ruolo è stato e lo sarà sempre di più, in qualità di Ente attuatore delle politiche regionali in materia idraulica e di tutela del territorio sul proprio comprensorio di competenza. Nel prossimo futuro continueremo su questa strada, proseguendo ad investire in sicurezza ma anche nuovi servizi Questa significativa occasione non vuole essere solo un ricordo - ribadisce il Presidente – ma la conferma della vocazione multifunzionale e adattativa dei Consorzi di Bonifica e comunque la loro evidenza e attualità nel complesso sistema ordinamentale per la gestione del suolo e delle acque. L’intuizione di Giuseppe Medici padre della Bonifica moderna - conclude Manno - è ancora di grande ed estrema attualità egli infatti affermava che “I Consorzi di Bonifica rappresentano una forza durevole in grado di affrontare con successo anche i nuovi compiti che la trasformazione della società pone all’agricoltura, al territorio e all’ambiente”.