Catanzaro: strada del Medio Savuto, riunione con il presidente della Provincia
Un tavolo permanente che, preso atto della direttiva politica di arrivare ad una risoluzione della questione, monitori i lavori di costruzione della strada di collegamento cosiddetta del “Medio Savuto”, nel tratto Comunità Montana del Reventino, dando mandato al presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, di promuovere un incontro con la Giunta regionale.
A discutere del progetto esecutivo del primo stralcio dell’importante arteria, ad un mese dall’abbandono del cantiere da parte della ditta appaltatrice, sono intervenuti i sindaci di Soveria Mannelli, Decollatura, Cicala, Gimigliano, Panettieri, Miglierina, Serrastretta, Carlopoli, Pianopoli, Marcellinara.
Presenti: il dirigente del settore Viabilità della Provincia, ingegner Floriano Siniscalco; il dirigente del settore Avvocatura, avvocato Federica Pallone; il rup, ingegner Eugenio Costanzo; il direttore dei lavori, ingegner Giovanni Angotti; il collaudatore, ingegner Luigi Zinno; il vice presidente, Marziale Battaglia; i consiglieri provinciali Riccardo Bruno e Francesco Mauro.
L’importante cantiere della strada di collegamento cosiddetta del ‘Medio Savuto’ ha subito un improvviso quanto inatteso blocco, a causa dei controversi rapporti di gestione dell’appalto con l’impresa esecutrice. Da qualche settimana l’impresa ha inopinatamente abbandonato le aree di cantiere sospendendo arbitrariamente l’esecuzione dell’opera e disattendendo tutte le disposizioni della direzione dei lavori.
Grazie all’impegno e al dispendio di energie profuso dagli uffici della Provincia durante tutto il periodo di esecuzione dell’opera ha consentito che, seppure a fasi alterne, una buona porzione dei lavori venisse realizzata. Resta al momento aperta, oltre alla necessità di individuare le misure più opportune per realizzare l’importante arteria, la questione della sicurezza dei luoghi, come sollecitato in particolare dai sindaci di Decollatura e Soveria Mannelli, rispettivamente Giuseppe Pascuzzi e Anna Maria Cardamone.
All’ordine del giorno di martedì 12 gennaio, quindi, le delucidazioni utili al fine di avere con le amministrazioni comunali il giusto confronto sullo stato dell’arte e procedere di conseguenza. La direttiva politica, avanzata dal presidente Bruno, agli uffici è la risoluzione del contratto in danno all’appaltatore, come sostenuto anche dal direttore dei lavori, Angotti.
“Ho sempre tenuto d’occhio l’andamento dell’opera ben conoscendone l’importanza per il territorio interessato – ha affermato il presidente Bruno nella sua relazione – ben conoscendone l’importanza per il territorio interessato, per i risvolti sociali ed economici che comporterà il nuovo collegamento e sono consapevole, quindi, dello stato di tensione emotiva cui la popolazione è sottoposta”.
Un’arteria di primaria importanza, quindi, per due ordini di motivi: la velocità di collegamento tra la Ss 280 all’altezza di Marcellinara e la provincia di Cosenza; la possibilità di far uscire da uno storico isolamento i comuni dell’entroterra. I sindaci hanno, quindi, dato mandato al presidente Bruno di sollecitare un incontro alla Giunta regionale per discutere in maniera concreta della realizzazione dell’opera e dell’individuazione delle risorse necessarie per l’ultimazione, fondi che ammontano a circa 92 milioni di euro, cancellati dalla Giunta Scopelliti con la rimodulazione dei Fondi Cipe nel 2013.