Riccio: “Sul nuovo ospedale decidano i cittadini”
“Realizzare il nuovo ospedale a Germaneto e riconversione del Pugliese in pronto soccorso e residenze universitarie”. Erano queste le intenzioni del sindaco Abramo tanto da approvarle nelle linee programmatiche portate e fatte votare in consiglio comunale."Lo si legge in una nota del consigliere comunale Eugenio Riccio. "La motivazione su cui si basava il progetto dell'attuale primo cittadino - osserva ancora - era quella di “costruire a Catanzaro il più grande polo medico-scientifico della Calabria grazie al nuovo ospedale di Germaneto, il policlinico universitario e al polo oncologico regionale”. Facendo diventare “Catanzaro città della buona sanità e della ricerca medico-scientifica”. Le buone intenzioni e la corretta visione progettuale, però, si sono scontrate con un repentino e quanto mai improvviso cambio di direzione di Sergio Abramo. Dopo aver promesso ai cittadini la costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro nella valle del Corace, ossia nel centro direzionale della Calabria, ha deciso di negare se stesso. Sarebbe davvero riduttivo pensare che questo è dovuto alle prese di posizione di qualche commerciante della zona nord della città e ad una parte della casta medica locale.
Catanzaro rischia seriamente di pagare dazio per una scelta insensata e anacronistica. Una visione piccola, quasi paesana. Non si pensa allo sviluppo futuro della città, che per ovvi motivi sarà verso la pianura, ma al momento attuale con il rischio che fra pochi anni quello che si andrà a realizzare secondo gli intendimenti del Sindaco Abramo sarà superato, inutile. D'altronde, finora, l'attuale Pugliese è stato un buco nero di soldi pubblici spesi per adeguare ciò che non era possibile ammodernare. Catanzaro merita un'ospedale nuovo, moderno, funzionale che possa offrire servizi di qualità. Lo stato confusionario del Sindaco Abramo, invece, potrebbe avere effetti devastanti per il Capoluogo di Regione. Uno degli errori madornali che Catanzaro ha subìto dal dopo guerra fino ai giorni nostri è stato quello di aver costruito la parte nuova della città verso la Sila e non verso il mare e la pianura.
La scelta che portò alla costruzione dell'attuale Pugliese, quando è stata pensata, aveva una logica: dismesso lo storico nosocomio di via Acri, negli anni 50 si iniziò a discutere dove ubicare il nuovo ospedale. Individuata un'area nei pressi dell'Ospedale Ciaccio e dell'Ospedale Madonna dei Cieli, si diede vita ad una vera e propria cittadella sanitaria con l'inaugurazione nei primi anni settanta dell'ospedale Pugliese. Da quel giorno, però, sono passati quasi 50 anni, un tempo lunghissimo che ha visto la città trasformarsi e cambiare volto. Catanzaro, oggi, è una città diversa, meno chiusa sui monti e aperta verso la pianura. Basti pensare che il maggior numero di catanzaresi vive nella parte bassa della città. Un città che, grazie alle nuove vie di collegamento, e alla costruenda metropolitana, potrebbe avere uno sviluppo ordinato e confacente al suo rango di Capoluogo di Regione. Non è più possibile tenere il Pugliese dove si trova vista l'atavica carenza di parcheggi e la scarsa viabilità al servizio della zona.
Ricordiamo al Sindaco Abramo che il Pugliese è un'ospedale regionale, ossia al servizio non solo dei catanzaresi ma dei calabresi. Catanzaro dev'essere la città guida della Calabria. Un modello da seguire e da prendere come esempio virtuoso. Bisogna, quindi, pensare a costruire un nuovo ospedale, secondo le più recenti disposizioni in termini di sicurezza e di qualità dell'offerta, un'ospedale dotato di percorsi di emergenza-urgenza, nei pressi del Policlinico Universitario così da formare quella cittadella sanitaria della quale parlava Sergio Abramo sia in campagna elettorale che nelle linee programmatiche. Un ospedale facilmente raggiungibile non solo da tutta la città, ma anche dall'hinterland, dalla fascia Jonica e da quella Tirrenica grazie alla nuova 106 e alla ss 280. Un luogo che non può certamente essere quello attuale. Il nuovo Pugliese dovrà essere pensato per offrire servizi di qualità e alte prestazioni. Tutto ciò non può essere vanificato con motivazioni poco nobili quale l'indotto commerciale o il mercato immobiliare o, peggio ancora, per compiacere ai proprietari (tra i quali molti medici del Pugliese) dei condomini costruiti o in costruzione nei pressi del vecchio ospedale.
Ricordo, inoltre, al Sindaco Abramo che la costruenda metropolitana di Catanzaro, che collegherà quasi tutti i quartieri della città al centro direzionale della valle del Corace, per sostenere i costi di gestione necessita di molti pendolari. La mancata costruzione del nuovo ospedale in località Germaneto, potrebbe mettere in “crisi” il piano di “autosostentamento” della metropolitana stessa. Ritengo, per concludere, che al posto del nuovo Pugliese si potrebbero ubicare le facoltà di Scienze Motorie e Giurisprudenza, spostando al campus quella di Farmacia(attualmente si trova a Roccelletta di Borgia), con i relativi uffici amministrativi e le residenze degli studenti. Ma questa è una mia personale opinione, e visto che il tema trattato è molto importante, oserei dire vitale, propongo al Sindaco di far decidere ai cittadini di Catanzaro e dell'hinterland con un vero e proprio referendum. Sarebbe un momento alto di democrazia - conclude Riccio - visto che in ballo non ci sono solo motivazioni “ragionieristiche” ma la salute dei cittadini e non bisogna pensare alle prossime elezioni ma bensì alle nuove generazioni.