Il dramma dei cristiani in Medio Oriente tema della “Giornata della Pace”
Nella suggestiva Chiesa di S. Chiara Vergine a Natile Nuovo (Frazione di Careri) della Diocesi di Locri-Gerace, sabato 16 gennaio si è svolta la Giornata Diocesana della Pace 2016 dal titolo “Vinci l’indifferenza e conquista la Pace. Essere cristiani in Medio Oriente”.
Alternati da canti e letture del messaggio Papale, alla presenza di S.E. Mons. Francesco Oliva, del Sindaco di Careri, del parroco di Natile e di oltre 250 persone, hanno preso la parola i responsabili organizzatori dell’evento: il Presidente della Commissione “Giustizia e Pace” della Diocesi e la Dott.ssa Mariolina Spadaro, Responsabile dell’“Unione Giuristi Cattolici Italiani - sezione locale di Locri”, che ha presentato Vittorio Gigliotti, dell’“Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente” e Presidente di “Cantiere Laboratorio”, il quale ha portato la sua testimonianza relativa al suo viaggio in Siria, citando un discorso di qualche mese fa del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Angelo Bagnasco, secondo il quale:
“E’ sconcertante toccare con mano il pervicace progetto di eliminare la presenza cristiana dalla Terra Santa come da altre Regioni , sia del Medio Oriente che dai Balcani e dalla terra, attraverso una persecuzione a volte evidente e brutale, altre volte subdola e mascherata, ma non per questo meno violenta. Forse che i cristiani sono una presenza scomoda per i progetti culturali e politici, per interessi economici e finanziari? E’ forse questa la vera ragione di tanta connivenza internazionale? Noi non possiamo tacere: le comunità cristiane di tutto il mondo leveranno la loro voce come un’onda contro questa ingiustizia che sa di genocidio e che aggiunge l’abiezione di crimine contro l’umanità. E’ una sconfitta non di una parte, ma dell’intera civiltà”.
Questa dichiarazione, secondo Vittorio Gigliotti, il quale ha partecipato alla “Conferenza Internazionale contro il terrorismo”, che si è tenuta a Damasco nel settembre scorso, descrive in modo sintetico ed efficace la drammatica situazione che vivono i cristiani in Medio Oriente e Siria.
L’esponente dell’Osservatorio ha raccontato la sofferenza dei civili feriti e ricoverati in ospedale, dei bambini menomati dallo scoppio delle bombe mentre erano a scuola, di madri che hanno perso i loro figli, delle mogli che hanno perso i loro mariti nella difesa dei villaggi contro gli aggressori salafiti, di case distrutte, di chi ha perso tutto tranne che la propria fede e la voglia di vivere, di vivere in pace come prima della guerra. Ha potuto constatare come di quanto i media raccontano in Occidente, sulla situazione in Siria, ben poco corrisponde al vero. “In Siria nessuna guerra civile, ma una guerra d’aggressione portata avanti in modo sistematico e criminale con il coinvolgimento dei Paesi Occidentali, della Turchia e dei Paesi del Golfo per interessi commerciali ed economici che nulla hanno a che fare con la guerra di religione.”.
Con l’intervento conclusivo, il Vescovo della Diocesi Locri-Gerace, S.E. Mons. Francesco Oliva, nel ringraziare Vittorio Gigliotti per la sua testimonianza diretta, ha condiviso come in Medio Oriente la causa delle guerre sia di natura economica e che condizione iniziale per fare cessare questo stato di cose è quella che i paesi coinvolti blocchino l’invio di armi e denaro. Ha infine invitato la Comunità cristiana ad occuparsi di queste problematiche ed a non essere indifferenti verso la sorte dei cristiani di Siria e Medio Oriente.
Lo stesso Mons. Oliva ha successivamente guidato la breve fiaccolata per la pace.