Direttiva Bolkestein, Fiva Confcommercio incontra l’assessore regionale Barbalace
La Direttiva Bolkestein, una normativa scritta a Bruxelles e che l’Italia ha adottato, rischia di abbattersi come una calamità sulla fragile economia del commercio su aree pubbliche. Di questo si è discusso a Catanzaro durante un importante incontro tra la Federazione Italiana Venditori Ambulanti Confcommercio Reggio Calabria, guidata da Francesco Meduri, e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e alla promozione delle Attività Produttive Carmela Barbalace.
Da diverso tempo F.I.V.A. e Confcommercio seguono le problematiche applicative della Bolkestein nel settore ambulantato. La Direttiva (dal nome del commissario europeo che l’ha firmata) impone ai paesi membri di aprire i servizi alla concorrenza e di abbattere le barriere protezioniste a favore della libera concorrenza.
La realtà dei mercati italiani è infatti molto diversa da quella dei mercati europei e con l’obiettivo di creare un tavolo tecnico che possa portare in breve tempo alla compilazione di un regolamento regionale che recepisce la Direttiva è nato l’incontro con i vertici regionali. «Da Catanzaro un punto di partenza per affrontare la questione - ha affermato Meduri –. La Bolkestein fa infatti venire meno il meccanismo storico di rinnovo automatico delle autorizzazioni. I “diritti acquisiti” di tanti operatori – ha aggiunto Meduri - sarebbero quindi rimessi in discussione senza una applicazione puntuale dell’Intesa 5 luglio 2012 e del conseguente Documento Unitario delle Regioni, con effetti che rischiano di essere dirompenti se per tempo non verrà discussa e deliberata, a livello regionale, una linea guida la cui successiva adozione da parte dei Comuni renderà omogenea l’applicazione della Direttiva stessa».
La direttiva europea relativa ai servizi nel mercato interno è già in vigore ma da luglio 2017 darà pienamente i suoi effetti e «questo lasso di tempo va utilizzato per trovare soluzioni normative e regolamentari che diano certezza delle regole soprattutto nel settore della vendita su aree pubbliche. L’applicazione della Direttiva Bolkestein – ha concluso il Presidente Meduri - così com’è attualmente predisposta, rappresenta un danno economico per i nostri operatori e lascia spazio ad interventi disomogenei di selezione tra potenziali candidati adattati dalle diverse amministrazioni comunali».