Al maestro Luigi Stabile il premio “Padre del Folclore 2015”
«Salutiamo con grande soddisfazione la notizia del premio conferito ieri a Ravenna al nostro concittadino Luigi Stabile dalla Federazione italiana tradizioni popolari (Fitp). E con maggior compiacimento ci pregiamo plaudire all'uomo, al musicista, al moranese, che da decenni, mediante il linguaggio poliedrico e penetrante dei ritmi e delle sonorità calabresi, tutela e diffonde usi e costumi locali, non mancando di promuovere con eccellenti riscontri il nostro borgo, segnalandolo con il suo impegno quotidiano nel variopinto universo musicale quale crocevia di valori e dinamico centro culturale». Così il Sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo «in nome di tutta la comunità» e del suo «Esecutivo», commenta l’ambito riconoscimento consegnato venerdì 22 gennaio scorso al maestro Luigi Stabile.
Il titolo, assegnato ogni anno a persone (una per ogni Regione d’Italia) che nel corso della loro vita, questa la motivazione scritta e consegnata ai posteri, “si siano distinte nel lavoro di ricerca, promozione, valorizzazione e salvaguardia delle tradizioni popolari”, giunge alle falde del Pollino anche grazie al lavoro di squadra di tanti estimatori del folclore, impeccabili collaboratori del maestro Stabile. A questi il Sindaco di Morano rivolge un «pensiero riconoscente per la dedizione con cui operano, in congiunture non sempre favorevoli», invitandoli a proseguire nel solco tracciato e assicurando loro il sostegno necessario.
«Siamo oltremodo convinti», afferma De Bartolo, «che attraverso la conservazione e la cura del patrimonio immateriale si possa attingere al deposito della memoria, additandolo quale valido paradigma per le nuove generazioni e riferimento importante per tutta la società civile. Per riuscirvi è però indispensabile camminare insieme, con determinazione; imitando chi ha fatto del sacrificio un modus vivendi, mettendo da parte le divisioni e potenziando quanto ci unisce. Ai giovani suggeriamo di amare le tradizioni, studiarle, imparare dalle esperienze dei nostri padri, indagare sulla nostra identità, mantenere vive le radici. All'instancabile maestro Stabile, compositore, strumentista, ricercatore, liutaio, giunga dunque il nostro sincero apprezzamento e l’augurio per un futuro gravido di soddisfazioni professionali».