Secondo Appuntamento Limen Design e Architettura
Grande successo di pubblico al secondo appuntamento della prima edizione Limen Design e Architettura. Una iniziativa fortemente voluta dal Presidente della CNA di Vibo Valentia, Giovanni Cugliari, in collaborazione con la Camera di Commercio. “Un Mare di Ceramica” questo il titolo della manifestazione, che ha visto la partecipazione di due grandi artisti ceramisti calabresi: Vincenzo Ferraro, originario di Seminara in provincia di Reggio Calabria, e il vibonese Antonio Montesanti. Due modi diversi di lavorare la ceramica ma entrambi con un unico obiettivo, quello di promuovere la Calabria attraverso l’arte, le origini, la tradizione. Proporre la magnificenza della ceramica di Seminara in Italia e all’estero attraverso mostre, incontri, workshop, spinge il maestro ceramista Vincenzo Ferraro a partecipare alle diverse manifestazioni, tra queste il Limen Design e Architettura.
“Con l’avvento della modernità, della nuova tecnologia, cambia anche il mio metodo di lavorare la ceramica” - ha commentato il maestro Ferraro, erede della tradizione ceramista che fu del nonno Giuseppe prima e del papà Antonio dopo. “Innanzitutto è diversa la materia prima. – ha aggiunto - Oggi utilizzo, non più l’argilla del posto cavata in località forese, grezza, impura ma un composto argilloso più raffinato e soprattutto non tossico”. Questo gli è valso, nel 2006, il riconoscimento DOQ (Denominazione di Origine Qualificata ). Sono anche cambiati i forni per la cottura della terracotta “Nei tempi passati - ha continuato Ferraro - venivano utilizzati i forni a legna o a sansa, oggi vanno per la maggiore quelli elettrici o a gas che raggiungono temperature più elevate, a seconda dal prodotto che si vuole realizzare”.
È la ceramica artistica che contraddistingue il comune di Seminara, nell’entroterra reggino. La produzione di un tempo, di materiale edile (mattoni, canne fumarie, tegole, ecc.), ha lasciato il posto alla lavorazione di prodotti che trovano più ampio spazio nel design per interni ed esterni e così, dall’abilità manuale e certosina del maestro Ferraro, vengono fuori vasi, brocche col becco, cosiddette bumbuleji, lanterne, boccali, bottiglie ma anche applique, lampade e decorazioni per ambienti. Pezzi unici dove prevale il colore giallo senza tralasciare, ovviamente, il verde e il blu. Colori non più trattati come un tempo con l’ossido di piombo, altamente tossico, ma con materiali nuovi quali smalti e cristalline.
“Per promuovere i prodotti nel mercato estero - ha dichiarato il maestro seminarese - bisogna adeguarsi alle normative europee, utilizzando appunto materiale conforme, e, soprattutto, uscire dalla mischia, adeguandosi al processo tecnologico, alle nuove tendenze di gusto mantenendo però salda la tradizione. Personaggi caratteristici di Pizzo Calabro prendono, invece, forma nelle statuine in terracotta, realizzate nel laboratorio sito nel comune napitino dal maestro ceramista vibonese Antonio Montesanti. “Clay Identity” è il titolo della sua collezione. “Dedicare una statua, così come si fa con i personaggi illustri, a gente comune, che ha voglia di raccontarsi, - ha esordito il maestro Montesanti - è un’idea che ho avuto ascoltando le voci del popolo napitino. Persone che di notorietà hanno solamente un soprannome, un’onta per qualcuno, un vanto per altri. Così, dal mio estro, è venuto fuori “u Mutu i Panimù”, “Carmelinu u Pacciu”,”Nunziatu i Micu e i Rosa”, “u Gazzella” e molti altri ancora. In tutto, al momento, sono trenta. Ovviamente senza ridicolizzare nessuno”. Antonio Montesanti non si rifà al tramandare da padre in figlio. La sua innata passione l’ha portato ad apprendere l’arte della ceramica a Palermo, prima, presso la famiglia artistica De Simone, e a Mileto, dal maestro Bertuccio, dopo. Dal 2009 realizza pezzi unici e originali. “Raccontare, attraverso oggetti di terracotta e ceramica, la cultura marinara, gli usi e le tradizioni, legate al rapporto con il mare, è la mia passione - ha continuato nel suo intervento - ma anche ciò che caratterizza il nostro territorio, scorci di paesaggi, monumenti e i rinomati giganti Mata e Grifone”. L’avvento della tecnologia è stato di grande aiuto al maestro Montesanti. Non a caso, proprio grazie ai social network, la sua arte è apprezzata in tutto il resto del mondo, fuori da quel contesto che è Pizzo Calabro. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente della CNA, Giovanni Cugliari che ha dichiarato: “Al Limen Design e Architettura non poteva mancare una sezione dedicata alla vera e propria fattura artigiana, qual è l’arte della ceramica. Mi auguro, nel contempo, che nella sua evoluzione possa divenire sempre più un elemento di design apprezzato da una maggiore utenza, anche, dal punto di vista dell’utilizzo. Tradizione e innovazione insieme - ha continuato Cugliari – sono oggetti classici che, mescolandosi a proposte innovative e originali, creano veri e propri complementi di design particolari ed esclusivi. Il presidente Cugliari, complimentandosi con il maestro Montesanti per l’originale idea delle statuette, lo ha invitato a perfezionarle, rendendole frutto di oggetto di design ricercato per far sì che il turista porti via, con se, un pezzo unico e autentico.
Da un’idea del Presidente della CNA, entrambi i maestri, nel corso della manifestazione, hanno dato dimostrazione di come viene realizzato un oggetto attraverso l’uso del tornio, coinvolgendo attivamente il pubblico presente in sala. “È un modo - ha spiegato Cugliari - per far capire ai tanti, a chi non è del mestiere, come un artigiano riesce a trasportare nell’abilità delle proprie mani ciò che ha nella mente e come può, una cosa amorfa priva di forma, plasmarla e renderla un qualcosa di reale, di amabile.