Al Limen Design e Architettura di scena l’arte orafa
Riflettori e occhi puntati sugli splendidi gioielli in oro e argento alla sfilata dei maestri orafi del vibonese, presentata al Limen Design e Architettura, organizzata dalla CNA di Vibo Valentia, presieduta da Giovanni Cugliari, in collaborazione con la Camera di Commercio.
Il maestoso salone del Valentianum è stato trasformato, per una sera, in un palcoscenico di luci con tanto di passerella, modelle, fotografi, cameraman e numerosi ospiti. L’azzurro intenso del mare, il rosso fuoco del sole, impressi sugli splendidi monili, realizzati per l’occasione, dai maestri Tommaso Belvedere, Antonio Columbro, Antonello Surace e Pietro Topia e dall’architetto sorianese Francesco Schiavello specializzato, quest’ultimo, in design col pallino del gioiello, tanto da riuscire, attraverso processi digitali e stampa 3D, mescolando insieme artigianato e innovazione, a creare una linea di gioielli ispirandosi alle più grandi opere monumentali italiane: dalla piazza del Campidoglio, al Colosseo ecc. Pietre preziose intagliate, zaffiri, smeraldi e rubini, , dai caldi colori mediterranei, incastonati in filamenti aurei e indossati dalle modelle, hanno raccontato la terra di Calabria. È Tropea, la sua città, ad ispirare l’orafo Belvedere. La linea Mare composta da coralli, pesci e stelle marine, messe in risalto dalle indossatrici, hanno trovato apprezzamento tra il pubblico come pure la nuova serie dedicata alla Via Lattea. “Un universo ancora tutto da scoprire” - come lui stesso lo ha definito - e ispirandosi alla precedente collezione “Pianeti” realizzata per lo scorso Limen Artiginato, quest’anno ha proposto un anello dal design particolare nominandolo, tanto per rimanere in tema, “Galassia”. Non è passata inosservata la linea appariscente dell’orafo Topia, che è riuscito ad incastonare la cultura, l’arte e la tradizione calabrese nei preziosi monili, esaltando la peculiarità del territorio in qualsiasi tipo di gioiello. La semplicità ha contraddistinto i preziosi dell’orafo Surace. Per il maestro vibonese basta poco per rendere splendida una donna, anche un semplice vetro levigato dal mare, incassato in una montatura d’oro o argento, ne esalta la sua femminilità , dichiarando, però, la sua passione per le pietre preziose che le definisce “Un mondo a parte. Ammirandole al microscopio sembra di addentrarsi su Marte o Giove”. Fiori, greche, maschere apotropaiche e sculture hanno caratterizzato i preziosi di Columbro, orafo e scultore piscopisano. A lui basta ammirare un qualunque oggetto per imprimerlo nell’immediato, nero su bianco, con uno schizzo, e in poco tempo realizzarlo in oro o argento, non prima però di averlo impresso su un calco in cera, intagliandolo con manualità certosina.
A rendere ancora più magica l’atmosfera la presentazione dei profumi “Acqua degli Dei” linea Blu e Oro del duo tropeano Fabio Muzzopappa e Fabrizio Giuliano, ideatori di queste essenze che racchiudono, una, l’indomabile fascino del mare e la misteriosa leggerezza del vento della Costa a cui si ispira, l’altra, la forza del sole, del calore della gente e la passione degli eroi che attraversarono la Costa degli Dei. Soddisfatto per la riuscita della manifestazione il presidente della CNA Giovanni Cugliari: “Con questo evento - ha commentato – abbiamo voluto creare uno spirito di aggregazione tra gli orafi provenienti dalla sola provincia vibonese, dimostrando, tra l’altro, di essere dei grandi maestri, e , al contempo, fare incontrare – ha continuato Cugliari - il mondo del design con quello dell’oro”. A presentare la serata Simona Rolandi, giornalista di Rai Sport e conduttrice televisiva. Originaria di Palmi, nel reggino, si è detta “compiaciuta nell’aver condotto una serata che rilancia questa terra così amara sotto certi aspetti ma genuina e splendida quando a rappresentarla sono artisti che credono in quello che fanno. Un modo diverso per raccontare questo meraviglioso territorio – ha aggiunto – Il Premio internazionale Limen Arte e Limen Design e Architettura hanno centrato l’obiettivo, rappresentando l’occasione dove arte e cultura si fondono con l’impresa, la voglia di fare e quella di emergere in una splendida Calabria che merita molto di più” .