Laboratorio per Crotone, Aeroporto dal futuro incerto
Le ultime notizie sull’aeroporto di Crotone hanno suscitato parecchie preoccupazioni tra i crotonesi. Ryanair ha annunciato che dal 30 ottobre i voli da e per Crotone verranno cancellati. Colpa dell’aumento delle tasse attuato dal Governo Renzi, che, con questa decisione, mina lo sviluppo turistico della Calabria e dell’Italia. Una scelta che non solo non possiamo condividere ma che ci lascia fortemente perplessi. La scelta della compagnia irlandese mette in ginocchio qualsiasi sogno di futuro della costa ionica calabrese, decretando difatti, quell’isolamento infrastrutturale e viario che solo l’aeroporto poteva cancellare.
Su questa vicenda ci inquieta il silenzio delle istituzioni, di gran parte della politica e soprattutto dei rappresentanti parlamentari del nostro territorio che, come spesso capita, sono più legati alle logiche del partito che rappresentano che non alle esigenze del nostro territorio.
La nostra preoccupazione per le sorti dello scalo crotonese è aumentata quando è stata ufficializzata la decisione del Tribunale di Crotone di prolungare di soli due mesi l’esercizio provvisorio per la gestione dell’aeroporto. Già la richiesta, fatta dagli enti locali, di proroga per tre mesi (fino al 30 aprile) ci ha lasciati interdetti, ma la decisione del giudice solleva tanti dubbi.
"A che servono soltanto due mesi di proroga? Perché gli enti locali non hanno chiesto almeno otto o dieci mesi di proroga? A cosa servono sessanta giorni per definire il futuro dell’aeroporto?
Siamo consapevoli che a queste domande non risponderà nessuno, così come già successo quando prima di Natale, il Laboratorio Crotone, insieme al Comitato Sos Aeroporto, Fratelli d’Italia e Possibile, hanno sollevato dubbi sulla gestione di questa vicenda". E' quanto si legge in un comunicato di Laboratorio per Crotone.
"In questi giorni - continua la nota - si è assistito alla nascita della ormai famosa “New Co”, ma anche questa vicenda presenta più ombre che luci. Perché alla New Co partecipano, insieme alla Regione, soltanto i Comuni di Crotone e Isola Capo Rizzuto? Perché gli altri Comuni, anche quelli guidati da un Commissario prefettizio, non hanno dato la disponibilità per la New Co?
Perché il capitale sociale della New Co ammonterà a 560 mila euro, mentre era stato annunciata una base economica molto più ampia (quasi il doppio)? E su questo punto, sorge spontanea una riflessione sul perché nessuno abbia chiesto al Comune di Isola i motivi per cui ha deciso di non versare le royalties all’aeroporto ma di usarle per finanziare la New Co.
Ci chiediamo anche come mai, lo statuto della New Co, non prevede una figura dirigenziale (figura prevista dai regolamenti comunitari), ma soltanto quella di un amministratore a pieni poteri (amministratore che sarebbe un nominato della politica)?
Evitiamo di ritornare sui temi tecnici, come gli Ils o il costo della torre di controllo, tanto siamo consapevoli che su queste tematiche i nostri amministratori non hanno la più pallida idea di come muoversi.
Il nostro aeroporto ha bisogno di altro: di un’idea di sviluppo chiara, supportata da un piano industriale di livello e da investimenti strutturali per il rilancio. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere al vento".