Laboratorio Crotone replica al Pd: “da che pulpito viene la predica”

Crotone Politica

“Proponiamo di avviare un’azione di riordino e controllo della marineria crotonese per comprendere meglio lo stato di salute delle nostrane flotte di pescherecci”.

La richiesta è stata avanzata da Laboratorio Crotone sulla questione sollevata dai consiglieri comunali del Partito Democratico, che non tutti fortunatamente, addebitano al sindaco Pugliese la responsabilità delle mancate royalties ai pescatori, ed incolpando il sindaco di Crotone di aver sottoscritto “un accordo di programma… che omette di indicare dove rinvenire le risorse spettanti alla marineria crotonese”.

“Un accordo firmato da vari esponenti del Pd tra l’altro come Gino Murgi sindaco di Melissa, dal presidente della Regione, Mario Oliverio o dal sindaco di Crucoli Domenico Vulcano. Anzi sarebbe sacrosanto - continua la nota - ridefinire la divisione delle royalties tra i diversi comuni. Qualcuno, magari i tre caballeros del PD, potrebbero spiegare perché la città di Crotone è stata defraudata dal 2008 ad oggi del 49% delle royalties, divise ingiustamente tra i comuni costieri del crotonese”.

“Questo sì un vero e proprio danno nei confronti della città di Pitagora – incalzano dal Laboratorio - tutto ascrivibile al PD (sottoscrittori principali l’allora assessore regionale Ciccio Sulla e il sindaco di Crotone Peppino Vallone). Ed infine, i tre consiglieri del PD, e soprattutto il capogruppo Ambrosio, potrebbero spiegare alla città di Crotone perché la convenzione Ionica Gas non è mai stata rinnovata nonostante le proposte arrivate dall’Eni? Perché il PD ha fatto perdere per ben nove anni queste ulteriori risorse alla città di Crotone?” – si chiedono ancora dal direttivo.

“Che chi ha distrutto questa città oggi venga a darci lezione di buona amministrazione ci sembra un paradosso, ma ancora più paradossale è l’atteggiamento di novella “vergine” della politica di alcuni esponenti del partito democratico che dovrebbero soltanto chiedere scusa a questa città per tutti i danni e drammi che hanno creato” – concludono con rammarico Domenico Mazza, Roberta Foresta e Alberto Laratta.


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