Il giornalista Lucio Musolino mandato a Lamezia: Pdci, no al trasferimento

Reggio Calabria Attualità

Lucio Musolino, il giovane e coraggioso cronista di 'Calabria Ora', minacciato dalla mafia e' stato trasferito con "effetto immediato" dalla redazione di Reggio Calabria a quella di Lamezia Terme. Il provvedimento e' stato firmato dal direttore Piero Sansonetti, all'indomani della partecipazione di Musolino alla trasmissione televisiva 'Annozero' del 7 ottobre. "Il trasferimento", si legge in una nota del Partito dei comunisti italiani di Reggio Calabria, "rappresenterebbe una battuta d'arresto del giornalismo d'inchiesta poiche' l'attivita' di Musolino in questi anni ha permesso all'opinione pubblica di conoscere le attivita' criminali della 'ndrangheta reggina, ma, anche e soprattutto, ha messo in evidenza gli intrecci inquietanti e nefasti tra 'ndrangheta e politica, che determinano e condizionano la vita della citta' di Reggio Calabria". Nella trasmissione 'Annozero' Musolino racconto' di un rapporto del Ros che riguardava la partecipazione dell'allora sindaco di Reggio Calabria, oggi presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ad una cena per festeggiare l'anniversario di matrimonio dei genitori di un imprenditore poi arrestato nell'Operazione Meta, banchetto cui era presente il boss Cosimo Alvaro, oggi latitante. "Riteniamo molto grave la decisione di trasferire Musolino lontano da Reggio", prosegue la nota, "poiche' cio' si configura come una sorta di provvedimento disciplinare e non, certamente, come un'iniziativa tesa a tutelarne l'incolumita' del cronista perche' di questo devono occuparsi le forze dell'ordine".