Petizione per tutela del diritto all'assistenza sanitaria per tutti i cittadini calabresi
I cittadini di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia denunciano che, già da qualche tempo, sono costretti a sostenere di tasca propria i costi delle prestazioni di Specialistica ambulatoriale e di Laboratorio, anche se in possesso di prescrizione medica. Sempre più lunghe le attese per farsi anche un semplice esame del sangue in ospedale, si va dai 10 giorni per un semplice prelievo, e dai 6 ai 12 mesi per risonanze, ecografie, visite specialistiche. Code destinate a crescere notevolmente. Tutto questo perché i centri convenzionati hanno già erogato prestazioni in esubero rimettendoci anche notevolmente di tasca propria. Infatti, le risorse previste dalla Regione Calabria per tutto il 2010 coprirebbero appena i primi mesi già trascorsi. Come già posto in evidenza in recenti sentenze del Tar è: ”Una sorta di beffa per le strutture accreditate infatti la Pubblica amministrazione sanitaria prima approfitta, senza limiti prefissati, di un'imponente supplenza privatistica nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, sollevando le strutture pubbliche in difficoltà o, addirittura, non in grado di assicurare la quantità e/o qualità delle prestazioni richieste dai cittadini, liberi di scegliere dove curarsi, e dopo avere beneficiato di ciò, invoca le insormontabili esigenze di bilancio, al fine di non remunerare le prestazioni erogate dalle strutture private accreditate”. Sono oltre 6mila le persone che hanno già firmato a Cosenza città la petizione portata avanti da questi cittadini. Popolo destinato ad aumentare sempre di più, calcolando anche le firme on-line e in forma cartacea con il banchetto che dalle 10 e 30 alle 13 e dalle 16 e 30 alle 19 e 30 è sito in piazza XI Settembre a Cosenza.