Emergenza Coronavirus, infermieri: bisogno di figure sanitarie a tempo indeterminato
Riceviamo e pubblichiamo lettera degli infermieri risultati idonei dell’Ao annunziata di Cosenza al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli:
"Gentilissima Presidente Santelli, a scriverLe sono gli idonei della graduatoria infermieri dell’A.O. Annunziata di Cosenza (graduatoria, lo ricordiamo, utilizzabile da tutte le Aziende Sanitarie Regionali che ne fanno richiesta). L’emergenza coronavirus che si presenta ai nostri occhi è una situazione oggettivamente difficile che necessita dell’aiuto di tutti e del personale sanitario, sempre pronto a questi tipi di battaglie. Lei, insieme al Commissario Straordinario Saverio Cotticelli e con il supporto del Dipartimento della Salute(ahinoi il Sig. Belcastro), ha avviato un piano straordinario per le assunzioni di personale sanitario a tempo determinato, finalizzato alla gestione dell’emergenza.
Da ciò che ci risulta, già da domani saranno utilizzate le graduatorie degli idonei a scorrimento per l’assunzione, sempre a tempo determinato, di 270 infermieri e 200 OSS. Tra l’altro, nelle sue dichiarazioni vi è specificato che “l’accettazione degli incarichi è valutata come titolo di carriera nei concorsi per assunzioni a tempo indeterminato”. Cosa vuol dire quest’ultima frase? Se noi già facciamo parte di una graduatoria di idonei in quanto vincitori di concorso, a cosa serve quel punteggio? perché oggi dovremmo essere eroi per essere dimenticati domani? Giorni fa è stata inviata da Roma una somma pari a 130 milioni di cui solo 13 saranno utilizzati per l’assunzione di personale sanitario (che a pensarci bene è il problema primario che attanaglia la sanità calabrese). Si, ha capito bene! Ad oggi in Calabria non si raggiunge neanche il minimo punteggio dei LEA, determinato in primis dalla carenza di personale.
Indipendentemente dall’emergenza coronavirus che adesso desta a tutti (noi compresi) profonda preoccupazione, la sanità calabrese non può tamponare in eterno con delle figure professionali che oggi ci sono e fra 6 mesi non ci saranno più. Essa ha bisogno di figure sanitarie assunte a tempo indeterminato che diano stabilità e sicurezza a tutte le strutture, per fronteggiare non solo questa emergenza, ma tutti i problemi di salute che ogni giorno i cittadini calabresi si trovano ad affrontare. vorremmo anche noi essere protagonisti di un posto che ci spetta di diritto. Ah, le chiediamo scusa. Abbiamo parlato di “diritto”, una parola che in Calabria è troppo sconosciuta, purtroppo. Le ricordiamo che mentre nelle altre regioni si sta assumendo a tempo indeterminato per fronteggiare questa pandemia mondiale, qui si fa l’esatto opposto. Le sue dichiarazioni post-elezioni sono state: ”voglio una Calabria rock”.
Tenga ben presente la fiducia che 2 milioni di calabresi, tra cui noi sanitari, hanno riposto in Lei. Vorremmo ricordarle che per rivendicare il nostro diritto al lavoro (che abbiamo conquistato sul “campo”e combattendo da leoni superando 4 prove concorsuali) saremo pronti a tutto. ad ogni suo silenzio corrisponderà’ il nostro rumore. Un rumore assordante. Questo è il minimo che possiamo e vogliamo fare.
Concludiamo dicendo che non vogliamo e non possiamo accettare un tempo determinato (a differenza di chi oggi si ritrova senza lavoro e ha diritto, seppur per un tempo breve, a lavorare) con la paura di ritrovarci, fra 6 mesi, su una strada insieme alle nostre famiglie. Nell’attesa di una sua risposta (speriamo in tempi brevi) Le porgiamo distinti saluti invitandoLa a combattere con le unghie e con i denti per chi vuole una Calabria “libera ed onesta”."