Limen Design e Architettura “L’Arte “nella” Pipa”
“Per rilassare corpo e mente basta accendersi una pipa”, parola di Vincenzo Grenci. E se lo dice lui bisogna crederci, lui che le pipe le costruisce e che le da anche un’anima. Lo ha dimostrato, con attrezzi del mestiere alla mano, al Limen Design e Architettura organizzato dalla Cna di Vibo Valentia presieduta da Giovanni Cugliari in collaborazione con la Camera di Commercio.
“L’arte “nella” pipa”, questo il titolo della manifestazione, si è svoltanella maestosa sala del Valentianum dove curiosi e appassionati hanno potuto assistere ad una vera e propria lezione d’arte del maestro Grenci: eccentrico, stravagante, molto originale e soprattutto innamorato della sua professione, che non è solo tradizione e manualità certosina ma, soprattutto, “passione e amore verso l’oggetto – sostiene il maestro - altrimenti non sarebbe possibile tutto ciò”.
Da semplici ciocchi di radica di erica,seguendo lunghi processi di bollitura, essiccazione e stagionatura all’interno delsuo laboratorio a Brognaturo, nelle serre vibonesi, Vincenzo Grencirealizza pipe che non sono semplici strumenti per dar fuoco a del tabacco, ma veri e propri capolavori d’arte. Intagli, disegni, incisioni, forme stravaganti e grandezze diversecaratterizzano le sue pipe, apprezzate in tutto il mondo.
Una passione,la sua, ereditata da papà Domenico ricordato da tutti come “il re della Pipa” e che ha annoverato tra i suoi clienti il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e l’allenatore della Nazionale di calcio, campione del mondo, Enzo Bearzot. Non sono semplici oggetti le pipe di Vincenzo ma “sue creature” – le definisce – “ alcune pipe - ha dichiarato– hanno per me un valore immenso e non le vendo nemmeno al migliore offerente”. A caratterizzare le pipe Grengi sono, soprattutto, le particolari venature del legno.
“Quelle dal taglio verticale creano un occhio di pernice visibile da ogni lato della stessa pipa– ha commentato il maestro - questa è una particolarità che si verifica raramente e la rende ancora più pregiata”. La pipa è femmina ed è per questo, molto probabilmente, che gli uomini, cacciatori per antonomasia, la amano così tanto da cacciarla, appunto,per fumarla rendendo gradevoli certi momenti della giornata.
“Anche le donne la fumano – ha continuato il maestro - non sono in molte e tra queste c’è chi richiede pipe dagli intarsi particolari e c’è chi le preferisce semplici”. Acquistare una pipa è sempre una scelta dettata da una sensazione, anche se è la stessa che cattura il compratore. Fumare una pipa di Vincenzo Grenci, assaporarne il bouquet raffinato del tabacco,è passione, gusto, piacere, raffinatezza e delizia.
“È una tradizione questa che va salvaguardata -ha commentato Giovanni Cugliari – è una cultura che rientra in quello che è il concetto di design ma, soprattutto, di recupero del territorio. L’evento di questa sera – ha continuato – vuole sottolineare l’importanza di questo patrimonio che, purtroppo, va scomparendo e che invece va tutelato. Il ruolo della CNA è quello di recuperare e portare a conoscenza queste maestranze che sono un pezzo della nostra storia”.