Multiservizi, Piccioni: “Si rischia di perdere finanziamento regionale”
"Sono trascorsi oltre tre mesi da quando il vice sindaco Caglioti annunciava con giusta soddisfazione il finanziamento di due milioni e mezzo di euro per il nostro Comune per incrementare la raccolta differenziata, nell’ambito del progetto regionale che punta a raggiungere il 65% di raccolta differenziata in Calabria nel 2020. E sono passati ormai diversi mesi da quando la giunta Mascaro ha approvato il piano tecnico 2015 per l'igiene urbana con cui si ribadiva la volontà di allargare la raccolta differenziata". E' quanto scrive il consiglio comunale Rosario Piccioni.
"E’ dunque legittimo - continua la nota - porsi alcune domande: a che punto siamo? In che modo e in che tempi Comune e Multiservizi intendono utilizzare il finanziamento regionale per incrementare la raccolta differenziata nella nostra città? Il dato sotto gli occhi di tutti è che ad oggi, a parte la rimozione di pochi cassonetti in centro destinati all’indifferenziata, la raccolta “porta a porta” è ferma.
Diversi quartieri di Nicastro sono ancora privi del servizio: non è chiaro se sia stato predisposto o meno un piano per assumere nuovi operatori a tempo determinato per la prevista estensione del “porta a porta” a tutta la città e non si conosce il piano di informazione e sensibilizzazione dei cittadini propedeutico all’avvio del servizio nei quartieri. Non solo la raccolta “porta a porta” è ferma ma si stanno facendo passi indietro: è stato interrotto il servizio di raccolta di indumenti e oli usati, per molto tempo svolto egregiamente dagli operatori della cooperativa “Ciarapanì”. Con tutto ciò che ne consegue anche in termini di rispetto dell'ambiente.
Anche sulla Multiservizi, prendiamo atto che, a parte il solito scaricabarile sulle responsabilità delle gestioni precedenti, non vediamo all’orizzonte nessuna spinta propositiva, nessun progetto aziendale di lungo periodo per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Anche quando si prospettano nuove occasioni, come quella del finanziamento regionale per la differenziata. Perché non sfruttare subito questa “boccata di ossigeno” per le casse del Comune e della Multiservizi per estendere a tutta la città la raccolta porta a porta? Si tratta di un finanziamento regionale straordinario, mai ottenuto in queste proporzioni dalla nostra città, che potrebbe sostenere gli investimenti della Multiservizi e contribuire concretamente al risanamento finanziario della società.
Se si continua a procedere con questa lentezza, il rischio è di perdere completamente il finanziamento. A quel punto, non vengano a raccontarci che le colpe sono delle gestioni precedenti.
Vorrei ricordare che dal 2009, da quando l’amministrazione Speranza ha introdotto per la prima volta la raccolta “porta a porta”, la nostra città si è distinta di anno in anno nel contesto calabrese per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, con percentuali quasi tre volte superiori alla media regionale della raccolta differenziata.
Un percorso positivo, realizzato grazie alla passione e all’impegno di tanti operatori e alla sensibilità dimostrata dai cittadini, che ha portato la nostra città ad ottenere in questi anni numerose premialità dalla Regione per la differenziata, con quasi 30mila cittadini a inizio 2015 coinvolti nella raccolta “porta a porta”. Grazie a queste buone pratiche, avviate dalla precedente amministrazione, la nostra città è riuscita ad affrontare a testa alta le tante “emergenze rifiuti” della nostra Regione in questi anni senza le scene raccapriccianti che si sono viste purtroppo in grandi città calabresi, con la spazzatura per le strade e vere e proprie emergenze sanitarie
Sugli interrogativi posti nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle sulla Lamezia Multiservizi, ho atteso, come faccio sempre, di leggere i documenti ufficiali prima di pronunciarmi. Alla luce della relazione presentata dal Presidente Costanzo comunicata solo ieri, che ho letto e approfondirò nei prossimi giorni nei dettagli, tutto è stato più chiaro. A leggere quella relazione certamente c'è da essere molto preoccupati.
Il punto è che quel documento presenta molti lati oscuri e pone tanti interrogativi soprattutto di natura politica su quelle che erano le strategie della nuova governance. Per fortuna neutralizzate. Solo un esempio: come si fa a togliere oltre 3 milioni di euro dal bilancio per crediti nei confronti dei cittadini per l'idrico solo perché anteriori al 2010? Ormai tutti sanno che se sono state inviate le diffide nei termini, il credito non è prescritto. E su tanti altri aspetti nebulosi tornerò nei prossimi giorni. Il dato certo è che la Lamezia Multiservizi non è assolutamente vicina al fallimento: interroghiamoci perché qualcuno voglia farlo credere".