La Biblioteca De Nobili apre le porte ai più piccoli “Sulle ali de La Rondine”
La Biblioteca comunale “De Nobili” ha aperto questa mattina le sue porte ai più piccoli in occasione del primo appuntamento “Sulle ali de La Rondine”, la rassegna di letture per bambini promossa dalla casa editrice catanzarese e dedicato ai volumi della collana “Sorrisi”. Protagonisti del primi incontro gli alunni dell’Istituto comprensivo Patari-Rodari che hanno avuto l’opportunità di vivere una mattinata all’insegna della creatività e del divertimento rileggendo, insieme a Viviana Gentile de La Rondine e a Ofelia Alati della biblioteca comunale diretta da Michele Marullo, alcuni passi de “Il Pitone” scritto dalla torinese Mary Griggion.
La storia raccontata nel libro è quella di un pitone che si è messo in testa di fare il re perdendo di vista la sua personalità e il rispetto per gli amici più cari, pur di seguire la sua ambizione bizzarra, e mettendo da parte i valori importanti. Per i suoi contenuti dall’alto valore didattico ed educativo, “Il pitone”, già presentato con successo al Salone di Torino, è stato selezionato anche dal progetto Gutenberg e ha coinvolto i bambini dell’Ic Patari-Rodari in un percorso di lettura in grado di catturare l’attenzione e accendere la fantasia. Il ciclo di appuntamenti alla Biblioteca De Nobili proseguirà mercoledì 17 febbraio, alle ore 15, con la presentazione di “Bombyx” e altri incontri calendarizzati fino al mese di maggio con la partecipazione di circa 200 studenti provenienti dal Convitto Galluppi e dall’Ic Mater-Domini.
“Le storie della collana Sorrisi – ha commentato il direttore editoriale de La Rondine, Gianluca Lucia – rappresentano non solo un bacino di conoscenze, ma anche una grande occasione di crescita per le nuove generazioni. Con questo obiettivo cerchiamo di portare avanti diverse iniziative insieme ai più piccoli per rilanciare la lettura che è in grado di emozionare e appassionare attraverso la cultura. Il libro puo’ davvero rappresentare uno strumento prezioso per riscoprire la centralità della famiglia per la formazione dei nostri figli e per veicolare le tradizioni e l’identità del nostro territorio”.