Dieni (M5S): “Mentre Alfano parla Reggio viene espugnata dal crimine”
“Mentre Alfano parla, Reggio Calabria viene espugnata dal crimine.” Così la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni commenta l’escalation di atti delinquenziali registrati nella città calabrese negli ultimi giorni.
“Non è bastata neppure una settimana – continua la parlamentare- perché la Ndrangheta rispondesse a proprio modo al ministro dell’Interno che aveva promesso di metterla in ginocchio. Ci sarebbe da prendere atto dell’ennesima dimostrazione di incapacità da parte del responsabile del Viminale, se non fosse che questa umiliazione la patisce lo Stato e la nostra città. In definitiva è una sconfitta per tutti noi cittadini. L’omicidio avvenuto pochi giorni fa in un agguato, è solo l’ultimo di una serie di fatti criminosi che stanno dando pericolosamente la percezione ai reggini di un arretramento delle istituzioni dalle posizioni di legalità faticosamente conquistate negli anni. Reggio ha senza dubbio sempre avuto problemi con la sicurezza, ma la situazione attuale deve destare più di una preoccupazione a chi combatte le mafie. Non possiamo permetterci di perdere il territorio e per questo motivo non possiamo dare segnali di debolezza alla criminalità organizzata calabrese che sta diventando più forte che mai. Purtroppo quanto avvenuto è una dimostrazione del fatto che non servono passerelle per fare sicurezza, ma fondi per le forze dell’ordine e per la giustizia. Quello che è mancato in questi anni, in tal senso, sono risorse umane ed economiche per rafforzare i tanti presidi di legalità che, nonostante tutto, si battono con coraggio sul nostro territorio. D’altra parte, se mancano uomini e mezzi, desta sconcerto la cedevolezza, per non dire la rassegnazione che si registra per i fenomeni di infiltrazione della Ndrangheta nel mondo politico e amministrativo. Come se non fosse sufficiente, anche dove non sono prodotte dalle pressioni provenienti da organizzazioni malavitose strutturate, la corruzione e il clientelismo contribuiscono ugualmente ad indebolire le istituzioni e a segnare una distanza tra queste e i cittadini che non si sentono chiamati a difenderle.”
“Di fronte a questi fenomeni – termina la parlamentare - l’errore più grave che potremmo fare è quello della rassegnazione. Noi del Movimento 5 Stelle cerchiamo di non arrenderci al pessimismo. Continuiamo a lavorare ogni giorno per ricostruire nei calabresi un senso di fiducia nel pubblico, cercando di portare in evidenza ed isolare il marcio per salvare ciò che ancora c’è – ed è la maggior parte – di buono e onesto. Molti rappresentanti politici locali, con posizioni anche distanti dalle nostre, hanno trovato nel Movimento 5 Stelle un alleato per le battaglie di legalità. Chiunque voglia lottare contro le mafie o la corruzione, indipendentemente dalla propria provenienza, sappia che troverà in noi ascolto e – se condividiamo la battaglia – un aiuto.”