Usura ed estorsione a Vibo Valentia, in 6 rinviati a giudizio
Estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore. Questi i reati per il quali il gup distrettuale, in accoglimento di una richiesta del pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, ha rinviato a giudizio 6 imputati che avrebbero agito nel Vibonese e nel Catanzarese.
I rinviati a giudizio sono: Paolo D'Elia, 87 anni, nativo di Seminara ma negli anni '80 trasferitosi a Vibo per sfuggire ad una faida; Guglielmo Ciurleo, 54 anni, di Filogaso (Vv); Vincenzo Teti, 64 anni, di Filogaso; Franco Teti, 39 anni, fratello di Vincenzo; Francesco Cracolici, 40 anni, di Maierato (Vv); Antonio Muscimarro, 67 anni, di Curinga (Cz).
Tale ultimo imputato, il cui nominativo compare pure fra le parti offese, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di favoreggiamento, gli altri per estorsione ed usura aggravata dal metodo mafioso. L'operazione era scattata nel dicembre 2014 ad opera della Squadra Mobile di Vibo Valentia. La vittima, un imprenditore edile del Vibonese, avrebbe ottenuto prestiti per 30mila euro a tasso usurario. (AGI)