Controlli nel reggino, numerose denunce dei carabinieri
Numerose le denunce del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria durante i controlli effettuati sul territorio.
Ieri, a Bova Marina, i militari hanno deferito in stato di libertà M.L., 31enne di Melito, e C.D., 33enne di Rogudi, entrambi già noti alle forze dell'ordine, rispettivamente amministratore ed allevatore di un’azienda zootecnica. L’accusa è di danneggiamento, introduzione e abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo, deturpamento e imbrattamento di cose altrui e omessa custodia e malgoverno di animali in concorso. Nel corso di un servizio perlustrativo, sarebbe stato accertato il pascolo abusivo all’interno di un terreno altrui di alcuni bovini incustoditi.
Sempre ieri a Bova, deferite in stato di libertà quattro persone tra dirigenti ed impiegati comunali, resisi responsabili, a vario titolo, di gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita di rifiuti. Nel dettaglio, i militari hanno appurato che in località Garino “S.p.24”, presso l’area di proprietà del Comune di Bova denominata “ex fungaia”, utilizzando una pala meccanica, gli indagati avevano trasportato ed accantonato rifiuti di vario genere, ai quali avevano poi appiccato le fiamme. L’area e la macchina operatrice sono state sottoposte a sequestro.
A Scilla, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà C.A., 22enne del posto già noto alle forze dell'ordine, per guida sotto l’influenza dell’alcool. Dopo un incidente stradale di lieve entità, con conseguenti lesioni lievissime per i coinvolti (visitati da personale medico del locale ex ospedale “Scillesi d’america”), il giovane, sottoposto ad accertamenti urgenti, risultava avere un tasso alcoolemico pari a doppio del consentito.
A San Roberto, deferito in stato di libertà S. A., 53enne del posto, titolare di regolare licenza di porto di fucile per uso caccia. L’uomo è accusato di omessa custodia di munizioni ed omessa denuncia munizioni e polvere da sparo, poiché, dopo una perquisizione domiciliare, sono stati ritrovati, custoditi presso una casa rurale di sua proprietà, 48 cartucce di vario calibro e tipo, e 0,89 chili di polvere da sparo. È Anche emerso che il 53enne avesse omesso di denunciare la detenzione delle munizioni a palla e della polvere da sparo alle competenti autorità.