Morra (5Stelle), Terme Luigiane: “lavoratori stagionali, business per l’azienda”

Calabria Politica

"E' impensabile che una società che fattura circa 3 millioni di euro annui - fatturato relativo alle prestazioni termali, circa 4,5 milioni il fatturato complessivo di attività alberghiera e ristorazione e cosmesi - per 120 giorni di lavoro, utilizzi molti lavoratori stagionali, diverse famiglie e i loro bisogni con fini strumentali".

Lo afferma il Senatore Nicola Morra in merito alla vicenda delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese. «La Sateca - dice Morra - ha fatturato, secondo I dati della Regione, circa 3 milioni annui di prestazioni sanitarie, con 35 persone assunte con contratti di lavoro stagionali per un totale di circa 240 persone a regime».

Prosegue Morra: "Un business per l'azienda ma non per il territorio, considerando che le condizioni climatiche consentirebbero di effettuare prestazioni su un arco di 210-240 giorni. Nessuna miglioria e' stata effettuata per il territorio circostante e ora che la concessione e' scaduta e' obbligatorio procedere a gara pubblica premiando il progetto migliore e più valido per lavoratori e cittadini".

"Ultimamente - continua il senatore 5stelle - con l'approssimarsi della scadenza del contratto, il 16 Aprile 2016, l'azienda sembra non abbia fatto investimenti importanti. Quindi, il 16 aprile cosa succederà? Le strutture rimarranno chiuse se le amministrazioni non provvederanno a dare una proroga alla società S.A.Te.Ca., unica azienda, in questo periodo di transizione, che può continuare a gestire le strutture, visto che non si può fare l'affido diretto ad altri? I lavoratori, intato, manifestano esclusivamente per difendere il loro posto di lavoro. In piena autonomia, coscienti che non andranno a lavorare, hanno dato vita ad una serie di iniziative atte a scuotere le coscienze dei politici, sia a livello comunale che regionale, e nei prossimi giorni continueranno a manifestare il loro disagio"

Morra conclude: "La concessione appartiene alla cittadinanza e come tale va assegnata in trasparenza, con garanzie di crescita per il territorio, implementando i posti di lavoro e garantendo royalties favorevoli agli enti concessionari continuando a lottare per la continuità del lavoro. Chiunque sia il futuro vincitore della gara di appalto bisogna, comunque, continuare a lottare per la continuità del lavoro".