Iritale: “Per Crotone governo di personalità coerenti”, e lancia il candidato “rosa”
Riceviamo e pubblichiamo
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La diminuzione dei trasferimenti delle risorse finanziarie dello Stato agli Enti locali, la crisi economica che ha messo in difficoltà anche realtà territoriali più solide della nostra, non giustificano l'involuzione sociale ed economica che qui, a Crotone ha modificato non solo la qualità della vita ma soprattutto il modo di vivere, le abitudini e i comportamenti anche dal punto di vista antropologico della nostra comunità.
Il centro sinistra (!) ha governato per 10 anni la città ed ha il dovere di dare un giudizio sull'attività amministrativa svolta, non è serio e utile nascondere le deficienze, i ritardi e le inadeguatezze che sono state invece interamente della coalizione e delle sue guide istituzionali e politiche. I giudizi negativi in città, sono molto diffusi, il malumore di soggetti da lungo tempo militanti nel centro sinistra, richiedono una svolta profonda coraggiosa e chiarezza.
Il rischio concreto è di arrivare in campagna elettorale partendo da una difesa acritica e immotivata di ciò che non è difendibile, col risultato di spezzare il già residuo legame con l'opinione pubblica e di partire con buona probabilità, di andare incontro ad una inevitabile sconfitta. Di una conclusione largamente insoddisfacente del mandato amministrativo, caratterizzato da contrapposizioni interne alla compagine, che hanno portato a rimpasti rivelatisi spesso inutili e dettati solo dall’esigenza di soddisfare ambizioni personali e di troncare polemiche e divisioni, tutta la classe dirigente del centro sinistra, in particolare il PD deve prendere coscienza ammettendo che le responsabilità sono larghe e molto coinvolgenti.
Quando la gente guarda a tanti problemi rimasti irrisolti, che la città è stata vista abbandonata, priva di un progetto, di un autorevolezza politica capace di tenere la barra diritta e guidare la rotta fuori dai marosi, naturalmente si spezza quel rapporto di fiducia tra governo e cittadini. E Quando la fiducia viene meno, per riconquistarla occorre mettere in campo nuove azioni ,energie fresche, strategie innovative, ma anche nuovo personale politico che garantisca una svolta nel programma, nei rapporti con la città e nelle relazioni con le altre istituzioni.
Nonostante queste forti criticità, guardando al velleitarismo populista ad oggi in campo, e al protagonismo personalistico sganciato da una effettiva capacità di rappresentanza e di aggregazione, resto convinto che, ancora una volta, il centro sinistra è il soggetto politico in grado di organizzare, rappresentare e guidare ancora il nostro territorio purché sia definitivamente rotta la gabbia soffocante e ormai improponibile e perdente delle contrapposizioni tra gruppi di potere, delle autoreferenzialità, della sovraesposizione ingiustificata e spesso risibile di ambizioni personali e di aggregati estemporanei attorno a figure non sempre apprezzate e spendibili.
Un nuovo governo di personalità coerenti e sensibili può determinare la svolta necessaria per il cambiamento e riportare Crotone al centro del confronto politico e istituzionale con la regione e il governo in un momento dove non mancano le rappresentanze istituzionali di riferimento.
Cambiare si può, forse è uno slogan molto usato, ma si può. Nuove energie, nuove esperienze sono essenziali per un nuovo governo cittadino composto da uomini e donne capaci di metterci la faccia per aprire una nuova pagina di democrazia partecipata ,vero strumento per la soluzione dei nostri problemi.
Da soli non si va da nessuna parte, nelle azioni di governo le responsabilità sono diverse ma tutte le energie devono essere coinvolte nelle scelte. Socializzare una soluzione non significa essere informati, anzi al contrario, il coinvolgimento rappresenta il momento più esaltante nelle decisioni difficili. Su queste motivazioni è opportuno che ci sia una svolta radicale e un vero e proprio salto di qualità, un sussulto democratico che possa svegliare le coscienze e ricostruire attorno al centro sinistra, un fronte maggioritario e nuovo per base politica e composizione sociale, adesione di intelligenze, energie e culture.
E per questo, rispetto al toto candidato a sindaco nel partito democratico dove ancora prevalgono logiche di parte e di potere, penso sia arrivato il momento a Crotone, di promuovere la candidatura a sindaco di una donna.
E' questa la via per impedire di autodistruggersi in un logica di veti e divisioni, per unificare il partito e la coalizione, per trasmettere un messaggio di novità, di apertura, di rinnovato impegno che parta dal riconoscimento doveroso di quanto non è stato , dall'accettazione del distacco della gente quale opportuna lezione e imperdibile occasione per recuperare slancio, autostima e consapevolezza del ruolo di responsabilità che le condizioni attuali assegnano al centro sinistra e alle espressioni di civismo che con esso accettano di collaborare. E' chiaro che una simile proposta non può essere lasciata a esito di primarie dove si agitano e muovono logiche perverse e stritolanti, all'interno delle quali difficilmente la candidatura di una donna troverebbe possibilità di successo.
La proposta va discussa e lanciata unitariamente, serenamente, e sostenuta senza lacerazioni e diffidenza. Se ne gioverebbe il centro sinistra, se ne gioverebbe soprattutto la città. Certo non è cosa facile perché occorre rinunciare a diverse ambizioni alcune molto smisurate, ma ne vale la pena se preverrà 'amore verso questa città che senz'altro merita molto di più.
Sergio Iritale, Consigliere comunale di Crotone
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